Cronaca

Amianto ad Arcene: il censimento entra nella fase operativa

Individuati 86 immobili con coperture in eternit: il Comune avvia sanzioni contro gli inadempienti.

Amianto ad Arcene: il censimento entra nella fase operativa
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Individuati 86 immobili con coperture in eternit: il Comune avvia sanzioni contro gli inadempienti.

Un'indagine capillare: 30mila metri quadrati di amianto sotto la lente

Prosegue senza sosta l’opera di mappatura degli immobili con coperture in cemento-amianto nel Comune di Arcene. L’Amministrazione guidata dal sindaco Ravanelli, attraverso l’assessorato all’Ambiente di Luciano Conti e con il supporto tecnico della società specializzata S.A.C. srl di Bergamo, ha completato il censimento di tutte le coperture in eternit ancora presenti sul territorio. Tra i promotori dell’iniziativa figura anche l’ex sindaco Claudio Piazzalunga. Il lavoro ha permesso di identificare 86 insediamenti – tra residenziali, artigianali, commerciali e agricoli – per un totale di oltre 30.300 metri quadrati di superficie. Di questi, 29 sono attività produttive, mentre i restanti 57 comprendono abitazioni, garage e tettoie. Le rilevazioni sono state effettuate a vista, tramite verifica dei dati del 2000 e uso di droni, offrendo una fotografia aggiornata del rischio amianto.

Prime bonifiche, falsi allarmi e immobili sotto controllo

Grazie alla campagna di sensibilizzazione promossa a maggio, i proprietari sono stati convocati in Comune per ricevere istruzioni circa la documentazione necessaria a certificare lo stato dei manufatti e sulle modalità per bonificare o conservare in sicurezza le coperture.Finora, tre aziende hanno già provveduto allo smaltimento delle loro coperture in amianto, per un totale di 540 metri quadrati. Altre cinque strutture, invece, inizialmente ritenute a rischio, sono risultate libere da amianto dopo specifici accertamenti: in questi casi si trattava di materiali visivamente simili ma privi della pericolosa fibra. Il censimento ha inoltre permesso di individuare 14 attività produttive e 11 fabbricati privati che, pur contenendo amianto, non presentano rischi attuali. Il loro indice di degrado è compreso tra 22 e 25, ben al di sotto della soglia critica di 44. Particolare attenzione è stata dedicata all’ex Oratorio Femminile, situato nel cuore del paese e vicino ai plessi scolastici, che, come ha rassicurato l’assessore Conti : “non presenta problematicità”.

Inadempienti e irrintracciabili: scattano i provvedimenti

La fase più delicata è ora quella del confronto con chi non ha collaborato. Ben 39 immobili , tra cui quattro attività produttive, non hanno risposto agli avvisi del Comune e non si sono presentati agli incontri pubblici. A questi si aggiungono 13 fabbricati che non sono stati raggiunti dal censimento: in alcuni casi per proprietà sconosciuta, in altri per assenza di residenti o di informazioni aggiornate. Per questi soggetti, l’Amministrazione Ravanelli prevede ora l’invio di nuovi solleciti, ma non esclude sanzioni. Con l’aggiornamento del database comunale e il monitoraggio dei casi ancora aperti, Arcene si avvia dunque verso una messa in sicurezza definitiva del proprio patrimonio edilizio, nel segno della salute e della legalità.

“La normativa prevede multe da 100 a 1.500 euro per chi non presenta la documentazione necessaria -ha spiegato l’assessore Conti- ma nei casi più gravi, con obblighi di bonifica o smaltimento disattesi, le sanzioni pecuniarie possono salire fino a 18.076 euro, con conseguenze anche penali. Non vogliamo colpire indiscriminatamente, ma stimolare i cittadini a mettersi in regola. I veri destinatari delle sanzioni sono coloro che, consapevolmente, ignorano i rischi per la salute pubblica”.