Da Berlino un premio europeo per gli studi sulle microalghe dello Spallanzani di Rivolta

Un metodo innovativo per riutilizzare gli scarti di lavorazione del latte.

Da Berlino un premio europeo per gli studi sulle microalghe dello Spallanzani di Rivolta
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L’Istituto Lazzaro Spallanzani di Rivolta  si è aggiudicato il “Best Student Poster Award” all’ Aquaculture Europe 2019 con il poster dal titolo “Use of spirulina Arthrospira platensis for dairy byproducts treatment: growth and quality traits”, che presenta la ricerca e i risultati dell’Istituto riguardanti l’utilizzo delle microalghe per il recupero dei sottoprodotti dell’industria lattiero-casearia nell’ottica dell’economia circolare. Una tecnologia per il cui sviluppo l'Istituto è all'avanguardia da tempo.

A Berlino un convegno sulle microalghe

Il Congresso organizzato dall’European Aquaculture Society, che si è svolto dal 6 al 10 ottobre a Berlino, rappresenta una fondamentale occasione di confronto internazionale per il mondo della ricerca scientifica negli ambiti di acquacoltura e microalghe. Durante questo appuntamento, infatti, vengono presentati nuovi modelli di business e metodi innovativi per la produzione sostenibile in acquacoltura. In più, durante la rassegna viene data grande visibilità ai progetti dei giovani ricercatori formati sulle tematiche emergenti attraverso il “Best Student Poster Award”, che ha l’obiettivo di incoraggiare uno sviluppo virtuoso dell’utilizzo dei sottoprodotti del settore agroalimentare nell’industria.

L'alga spirulina per riutilizzare gli scarti caseari

Il poster presentato a Berlino dallo Spallanzani riporta i dati ottenuti dalla coltivazione dell’alga spirulina negli scarti di lavorazione del settore lattiero-caseario (siero di latte esausto e latticello). Questa biotecnologia sostenibile è in grado di assimilare i nutrienti presenti nei sottoprodotti organici, riduce i costi di smaltimento e produce una biomassa che può essere valorizzata in diversi settori, dalla farmaceutica alla cosmesi, dagli integratori alimentari alle bioplastiche. Lo studio è finanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito degli Interventi Emblematici Maggiori della Provincia di Cremona e cofinanziato da Regione Lombardia.

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