Allevava illegalmente un merlo albino, nei guai un 70enne
Non era "inanellato", per questo l'uomo è stato multato dai carabinieri.

Non solo il cacciatore di Pandino che imponeva al proprio cane un collare elettrificato. A finire nei guai, al termine dei controlli sull'attività venatoria in provincia di Cremona, è stato anche un 70enne di Castel Gabbiano, trovato in possesso di alcuni uccellini da richiamo non inanellati. Tra questi anche un merlo albino: un esemplare, non rarissimo ma comunque poco frequente, di tordus merula affetto da leucismo o da albinismo, anomalie congenite che conferiscono una colorazione bianca al piumaggio o alla pelle di animali naturalmente di diverso colore.
Tre uccellini rimessi in libertà
Gli uccelli allevati stavano bene. Oltre al merlo albino c'era un altro merlo, e un tordo, forse utilizzati come richiamo. Sono stati rimessi in libertà dai carabinieri. Tutti i richiami vivi in uso ai cacciatori però, come stabilito da un'apposita legge regionale, devono essere dotati di un apposito anello metallico di identificazione fissato sulla zampetta e la Cassazione, nel 2013, ha riconosciuto come reato la detenzione di richiami vivi non inanellati o con anelli contraffatti. I tre uccelli non erano "inanellati" e per questo l'uomo è stato multato.
La foto è di repertorio, tratta da Wikipedia in lingua italiana e scattata a Trento - Di Franco Visintainer - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18964225