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Concordo con Angela e con i consigli di Roberta che non sono un'imposizione ma qualche suggerimento. L'educazione e i rispetto delle mamme che allattano nei confronti di chi vuole smettere o di chi non ha allattando deve essere direttamente proporzionale al rispetto che esigono loro stesse quando si sentono chiamate in causa quando si sentono"giudicate" nell'allattare a richiesta bambini già ampiamente svezzati. Chi non vuole sentirsi il dito puntato dovrebbe con intelligenza non puntarlo
Ho avuto tre figli. Non sono riuscita ad allattare. Il mio latte non era abbastanza. Allattare era un' inutile forzatura che esauriva me e i miei figli... Ho seguito il percorso suggerito da Roberta. Quando ho capito che il risveglio notturno era un bisogno di coccole e non un' esigenza alimentare, aiutavo il piccolo a riprendere il sonno con il ciucio, con il contatto fisico o con le carezze....e tutto sommato mi sono sentita più libera di una mamma vicina di casa esasperata dall' allattamento a richiesta. Non giudico meglio o peggio, dico solo che quanto scritto da Roberta mi sembra sensato. Nessuna forzatura. Ciascuno si regola in base alle proprie forze, in base a quanto può dare per il benessere sia della mamma che del bambino. Ogni scelta è personale.
Ho tre figlie , ho allattato la prima due anni e più, la seconda 13 mesi e la terza di 13 mesi prende ancora la tetta, i figli sono tutti diversi ,ma noi mamme avvolte non riusciamo a staccare questo legame... come giusto che sia. Il consiglio di Roberta può portarci a riflettere, Non è un imposizione. . Ed aver allattato non da diritto di fare i sapientoni.
Il bambino l'ha preso, ma lei gliel'ha lasciato prendere. In questo senso ho scritto la parola "offerto". Con questo significato. Dato, lasciato prendere, lasciato a disposizione. Perché definisce suo figlio "piccolo noioso?" Buon allattamento!
Questo tono maleducato arrogante poco rispettoso non merita alcuna risposta. Pensavo di vivere in un paese civile.
Ho già risposto ad un commento simile più sopra, la invito a leggere.
"Non mamma", perché, lei sa se sono mamma o meno? Ci conosciamo? Esiste la comomilla senza zucchero. L'espressione "CAMBIA LAVORO" si commenta da sola. PORTA RISPETTO. Sopratutto se sei mamma e ha qualcosa da insegnare ai tuoi figli.
https://www.nostrofiglio.it/bambino/bisogni-o-capricci-come-reagire-al-pianto-del-bambino http://blog.bimbonaturale.org/come-far-addormentare-il-bambino-senza-farlo-succhiare-il-metodo-della-rimozione-dolce-in-stile-pantley/ Non ho assolutamente espresso giudizi o dato consigli in merito all'allattamento in se'. Mi sono limitata a rispondere alla richiesta di quelle mamme che, per motivi personali, si sono trovate a voler smettere, e hanno richiesto spunti e suggerimenti in merito. A quelle mamme che si sono trovate "strette" in situazioni che non le facevano stare bene, senza sapere come fare a "uscirne" senza sensi di colpa nè "traumi" per nessuno.
https://www.nostrofiglio.it/bambino/bisogni-o-capricci-come-reagire-al-pianto-del-bambino http://blog.bimbonaturale.org/come-far-addormentare-il-bambino-senza-farlo-succhiare-il-metodo-della-rimozione-dolce-in-stile-pantley/
Non ho mai affermato che l'alattamento prolungato al seno intralci lo sviluppo dell'autonomia. Ho affermato invece che il proporre risposte differenti a bisogni differenti, manifestati dal bambino che non è più un neonato, lo arricchisce di possibilità che aiutano lo sviluppo di una visione positiva di se'.
Infatti non ho assolutamente definito gli ambiti dell'allattamento al seno, ne dettomquando smettere. "Le educatrici mostano tutte molti patemi d'animo riguardo la suzione al seno": affermazione priva di contenuti, generica e generalizzante. Lei forse non sa che al nido il ciuccio viene utilizzaro, per gonne fa uso, solo durante il momento della nanna, e, salvo particolari eccezioni e situazioni concordate anche con i genitori, durante l'inserimento. La invito a portare rispetto per una professione che, pare, non conosce. Grazie per il suggerimento: il ciuccio potrebbe essere l'argomento di un futuro articolo.
"Questa ragazza" ? Ci conosciamo? Non pensò di saperne più di nessuno. Ho avuto richiesta da qualche mamma che ha deciso di smettere di allattare e mi ha chiesto spunti e suggerimenti. Facendo riferimento alla mia formazione professionale e all'esperienza, ho risposto alle richieste.
Personalmente in due anni non ho mai offerto il seno, lo ha sempre preteso il bambino! Dirgli di no e proporgli un ciuccio, un abbraccio sarebbe fantastico ma mio figlio proprio non lo prende in considerazione! I pupazzetti me li tira dietro tanto quanto la camomilla! Ovvio che i bimbi non sono tutti uguali ma x come stanno le cose continuerò ad allattare finché il piccolo noioso lo riterrà necessario
Credo che lei poco sappia di allattamento, lo deduco dal suo articoletto,le parlo da mamma ed educatrice qualificata. Offrire il ciuccio o il biberon per consolazione per togliere il seno? Eliminare le poppate x far crescere la autostima e non far si che sia una consolazione? Vorrebbe dire negare un bisogno che fa parte di una fase di crescita di tutti i bambini. Consolarlo con una carezza e un ciuccio? Ma scherziamo. Se non si vuole più allattare ci si rivolge a delle consulenti qualificate. Lei stia nel suo , rischia di dare suggerimenti errati così come ha fatto su.
Questo articolo contiene molte informazioni false e fuorvianti. Consiglio al Giornale di Treviglio di cercare esperti veri in materia e non presunti tali che, oltretutto, dimostrano di non avere letto un libro sulla psicologia perinatale, di non conoscere la fisiologia dell'allattamento e di ignorare completamente le indicazioni del Ministero della Salute, avallando credenze sulla presunta indipendenza dei bambini ormai ampiamente smentite dalla letteratura scientifica. Qui le indicazioni del Ministero: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2113_allegato.pdf
che articolo assurdo! Infatti redatto da una "non mamma" che su non so su cosa si basa, ma di sicuro su metodi obsoleti! assurdo pensare che il ciuccio e la camomilla (piena di zuccheri) siano meglio del latte materno e delle coccole della mamma. CAMBIA LAVORO!
Quali competenze ha un'educatrice sull'allattamento? Ha forse sostenuto esami universitari in merito? Ecco l'ennesimo articolo pieno di pregiudizi e falsi miti, privo dell'apporto di evidenze scientifiche. Le opinioni personali di chi scrive non interessano a nessuno e, anzi, possono essere dannose. Ennesima delusione. Simona da Como
Articolo iniziato bene e finito male! Consigli che cozzano con i nuovi studi sull'allattamento e sulla conquista dell'autonomia. Prima di pubblicare sarebbe meglio informarsi. http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2113_allegato.pdf
Io credo che, come in tutte le cose, ci siano persone deputate a parlare di un argomento in quanto competenti, e altre persone che non lo sono. Un’educatrice non ha le competenze adatte per definire gli ambiti dell’allattamento al seno, quando e come porre fine al percorso della diade mamma-bambino come potrebbe fare ad esempio una peer o una consulente ibclc. Le educatrici mostrano tutte molto patemi d’animo a riguardo della suzione al seno, ma per quello che riguarda il ciuccio? Ha la stessa funzione consolatoria che ha il seno, come mai non leggo mai articoli che ne evidenziano i lati negativi? Forse perché nella vostra giornata lavorativa, la suzione del ciuccio un po’ vi aiuta?
Quante idiozie tutte insieme! Meno male che a Milano la pensano diversamente e anche l'OMS e l'UPPA. Ma forse questa ragazza pensa di saperne più di loro?