Cronaca

Aggredita dal convivente per strada: la difende un residente, eroe per caso

Ennesima vergognosa storia di violenza sulle donne accaduta in via Vittorio Veneto venerdì 26 settembre, vittima una 44enne residente a Treviglio

Aggredita dal convivente per strada: la difende un residente, eroe per caso

Sangue sul selciato, una donna in ospedale. Un altro caso di violenza domestica, anche se venerdì 26 settembre si è consumata per strada, in via Vittorio Veneto, a Cologno al Serio.

Aggredita

Le grida e l’intervento provvidenziale di un colognese

Erano passate da poco le 22 in via Vittorio Veneto quando, nei pressi di un bar a quell’ora chiuso, un cittadino tunisino di 48 anni, regolare in Italia, ha aggredito la convivente, una donna di 44 anni, marocchina, anche lei regolare. La coppia vive a Treviglio. I residenti hanno sentito le sue urla e in molti si sono affacciati alle finestre per capire cosa stesse succedendo, uno solo però, italiano, ha avuto il coraggio di scendere di corsa in suo soccorso.

“Eravamo in casa quando a un certo punto abbiamo sentito gridare una donna – ha raccontato la sua compagna – le urla provenivano dalla strada e il mio compagno si è precipitato in suo aiuto, con me dietro: la mia paura è che potesse succedergli qualcosa, in questi casi lui si lancia a testa bassa… Eravamo al buio per via di un black out ma il cancello era rimasto aperto, mio figlio infatti non l’aveva chiuso, altrimenti so che sarebbe saltato dalla finestra… E’ subito intervenuto per dividerli e l’uomo è scappato. Mi sono spaventata perché lei sanguinava copiosamente… Il sangue scendeva dal collo e all’inizio temevano avesse un taglio lì invece la ferita era alla testa, l’aveva battuta a terra. Così ho chiamato immediatamente l’ambulanza e sono arrivati anche i carabinieri, sono stati velocissimi. Lui sembrava ubriaco. Anche due ragazzi di passaggio si sono fermati. Non è la prima volta purtroppo che capita una cosa del genere: quest’estate si è verificato un’episodio simile, poco più in là, protagonista sempre una coppia straniera e anche quel caso era intervenuto il mio compagno. Non se ne può più…”.

E’ grazie allo sprezzo del pericolo mostrato dal colognese se la donna se l’è cavata solo con una ferita. Sul posto si sono portati infatti un’ambulanza della Croce rossa di Urgnano, in codice rosso, che l’ha trasferita in ospedale a Romano, dove per fortuna la situazione è risultata meno grave del previsto e il codice è diventato verde.

“Io mi trovavo in oratorio e, quando sono uscita per riprendere la mia auto parcheggiata per strada, ho visto la donna a terra, un’ambulanza e i carabinieri – ha raccontato una ragazza – sul posto c’era anche la madre della donna, in lacrime. L’uomo invece non era più lì”.

Le indagini dei carabinieri

Sui social sono apparsi post e ricostruzioni anche distanti dalla realtà, e l’assessore alla Sicurezza Maurizio Cansone ha commentato così:

“E’ andata diversamente da come viene raccontata, un diverbio sfociato poi in aggressione. Sono cose che non dovrebbero succedere ma purtroppo la natura umana porta anche a questo. Sicuramente la situazione è attenzionata dai carabinieri e dalla Polizia locale”.

Infatti i militari dell’Arma hanno subito fatto scattare la procedura “Codice rosso”, che rafforza la tutela delle vittime di violenza di genere e domestica. La 44enne è stata ascoltata e avvisata della possibilità di essere assistita da un centro antiviolenza ma contro l’energumeno non è stato possibile fare nulla, perché non è stata sporta denuncia. Chiaro che in questi casi la paura della vendetta del partner è forte. La donna ha rifiutato anche il collocamento in una struttura protetta, come spesso accade, perché avere una casa è fondamentale per tutti e la speranza che la violenza non avvenga mai più è l’ultima a morire.

“E’ il bronx, siamo all’esasperazione”

Tra i residenti della zona però c’è amarezza, stanchezza, rabbia. Non solo per il pesante episodio di venerdì, ma per una situazione di disagio che si è radicata.

“Non c’è sicurezza, abbiamo già avuto due femminicidi sul territorio – si è lamentato qualcuno – nella vicina palazzina attigua al bar si sentono sempre urla, litigi. Non solo, nella vicina piazza ragazzini, stranieri e italiani, bivaccano senza ritegno. Tutte le sere schiamazzi e perfino radio accesa all’1 di notte, non si dorme: se gli si chiede cortesemente di non fare chiasso, perché noi la mattina ci alziamo presto per andare al lavoro, ci prendono a male parole… Le segnalazioni al Comune finora non hanno eliminato il problema. Abbiamo chiesto almeno un educatore di strada, qualcosa bisogna fare. E’ uno schifo, è diventato il bronx. Stiamo arrivando all’esasperazione, poi non ci si deve stupire se qualcuno fa da sé…”.