Aggredì una 45enne con un coltello, condannato a 4 anni per tentato omicidio
I fatti risalgono allo scorso gennaio. Il 45enne, di Calcinate con già precedenti per maltrattamenti in famiglia, si trova in carcere da febbraio.
Aveva aggredito una donna, sua conoscente, con un coltello cercando di ucciderla: ieri la condanna a 4 anni per tentato omicidio. I fatti erano avvenuti ad Arcene lo scorso gennaio.
Tenta di uccidere una 45enne
E' stato condannato a 4 anni di reclusione, Nicola Iseni, 45enne di Calcinate, con già dei precedenti a suo carico per maltrattamenti in famiglia, per il tentato omicidio di una 45enne di Arcene, aggredita nella sua casa davanti agli occhi della figlia. Assolto, invece, dall'accusa di stalking.
Il gup si è pronunciato ieri, 26 ottobre, al termine del rito abbreviato richiesto dall'avvocato della difesa Luca Bosisio. Il pm Chiara Monzio Compagnoni aveva chiesto una condanna a 6 anni. La vittima, presente in aula insieme all'avvocato Camilla Noris, ha assistito ancora scossa per quanto subito lo scorso 15 gennaio quando Iseni, che aveva rapporti di lavoro con il marito, si era presentato a casa sua con intenzioni tutt'altro che amichevoli.
L'aggressione in casa
Quel giorno, con il pretesto di farsi prestare un accendino, era riuscito a farsi aprire la porta dalla donna che si trovava in casa con la figlia di 20 anni e il marito. Appena entrato in casa, però, Iseni aveva afferrato un grosso coltello puntandolo all'addome della donna. Era riuscito, così, a immobilizzarla stringendole il collo con un braccio fino quasi a soffocarla. A intervenire per prima era stata la figlia che era riuscita a colpire in testa il 45enne con un vaso nel tentativo di aiutare la madre. Solo l'intervento del marito, che era riuscito a liberarla dalla presa, aveva fatto desistere Iseni che aveva poi lasciato cadere l'arma. Il marito della vittima lo aveva poi immobilizzato a terra in attesa dell'arrivo dei carabinieri.
In carcere da febbraio
I militari della Compagnia di Treviglio avevano quindi portato il 45enne in psichiatria per un ricovero. Iseni, che non ha mai ammesso la volontà di uccidere la 45enne, aveva invece iniziato a inviare messaggi alla donna di cui diceva di essersi innamorato. Messaggi che gli inquirenti avevano intercettato e presentato poi in procura. Da lì la decisione del gip che il 12 febbraio aveva disposto la custodia cautelare in carcere dove ora dovrà restare per altri quattro anni.