Affittano escavatore per smontarlo e rivenderlo, fermati dalla Locale
Ieri la Polizia Locale del Distretto della bassa Bergamasca orientale ha mandato all’aria i piani di due malviventi.
Ieri a Romano la Polizia Locale del Distretto della bassa Bergamasca orientale ha mandato all’aria i piani di due malviventi.
Il piano
Avevano pensato a tutto due individui non ancora identificati, protagonisti di una truffa. Nei giorni scorsi infatti hanno contattato un'azienda che affitta mezzi di lavoro, affittando regolarmente un escavatore. L'azienda, nei servizi forniti, garantisce la consegna del mezzo sul luogo dove viene utilizzato e i due, non conoscendo evidentemente la zona, hanno indicato un'area boschiva nel territorio di Romano, all’interno della riserva naturale del Parco del Serio.
Lo smontaggio e la chiamata
Una volta arrivato l'escavatore, scaricato da un camion dell'azienda proprietaria, i due hanno iniziato a mettersi al lavoro. Forniti di chiavi inglesi e strumenti del caso, per prima cosa hanno provato a smontare il dispositivo gps dal mezzo, per poi poterlo spostare e senza essere rintracciati dai proprietari. Ma l’operazione di consegna dello scavatore nel Parco Del serio e le successive prime operazioni di smontaggio non sono passate inosservate alle tante persone che transitano nella riserva naturale che così hanno segnalato la situazione alla Polizia Locale, chiamando la centrale operativa.
L’intervento
Sul posto dopo pochi minuti è arrivata una pattuglia della Polizia Locale del Distretto della bassa bergamasca orientale. Alla vista delle divise, i due malfattori si sono dati alla macchia scappando nei terreni antistanti alla riva del fiume Serio. Gli agenti hanno trovato a bordo dell'abitacolo dell'escavatore il cruscotto smontato e gli attrezzi utilizzati. La Polizia Locale ha contattato la ditta proprietaria del mezzo che ha recuperato l'escavatore e fornito tutti i documenti forniti per l'affitto. Le indagini hanno portato all’identificazione dei due truffatori. Si tratta di due italiani già noti alle Forze dell'Ordine per reati contro il patrimonio. Nei loro confronti è scattata una denuncia per truffa.