Romano

Addio a Roberto Matano, scoprì Battisti nell’epoca della Dolce Vita

Stanotte, si è spento il maestro, artista, cantante, frontman della band dei "Campioni", aveva 89 anni

Addio a Roberto Matano, scoprì Battisti nell’epoca della Dolce Vita
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Stanotte, si è spento il maestro, artista, cantante, frontman della band dei "Campioni", Roberto Matano. Aveva 89 anni.

Addio al maestro benefattore

La città di Romano piange il maestro Roberto Matano che stanotte si è spento all’età di 89 anni. Il romano, ma romanese di adozione, da qualche giorno era ricoverato in ospedale per delle complicazioni respiratorie. Artista ma anche benefattore, era conosciuto e apprezzato nell'ambiente musicale nazionale, ma non solo. Nel corso della sua vita Matano è stato protagonista di diversi atti di solidarietà verso la comunità che lo ha accolto, quella di Romano. Non ultimo la donazione di un defibrillatore installato in piazza Fiume.

Chi era Roberto Matano

Roberto Matano, romanese d’adozione ma nato a Roma, esordisce nel 1955 come cantante nel quartetto di Luciano Finesche. Nel 1958 diventa il frontman dei "Campioni", gruppo con cui incide decine di dischi e gira in lungo e in largo l’Europa. Dal 1963 alterna la carriera solista con quella del complesso, nel quale invita un giovane chitarrista molto promettente, conosciuto alla "Cabala" di Roma, un locale vicino a piazza Navona in auge ai tempi della Dolce Vita. Era Lucio Battisti. Con lui instaura un profondo legame d’amicizia. Nello stesso periodo avvia l’attività di produttore e talent-scout. Matano vive e lavora ancora oggi in tutta Italia, ma fa sempre base a Romano, dove da quasi 40 anni ha una villetta in via Duca d’Aosta, ai Cappuccini.

Roberto Matano al centro con la band dei "Campioni". A destra un giovanissimo Lucio Battisti.

Il ricordo del sindaco

Tra i primi a ricordare il maestro Roberto Matano è stato il sindaco di Romano Sebastian Nicoli.

“Roberto era affezionato alla nostra Città. - ha detto Nicoli - Pur essendo romanese d’adozione è qui che ha radicato la sua vita, i suoi affetti. Sono diverse le occasioni in cui, in questi anni, abbiamo potuto incontrarci e, come Amministrazione Comunale, abbiamo organizzato insieme alcune bellissime serate musicali. Roberto non era solo musica ma era un fiume di ricordi e aneddoti di una persona che, da una prospettiva particolare, quella del musicista e del cantante, ha attraversato e osservato diverse evoluzioni della nostra Italia. I suoi racconti, che narravano l’unicità della sua esperienza nel panorama musicale, partivano da molto lontano ma dicevano di una persona capace di stare al passo con i cambiamenti e questo lo dimostra la presenza costante alle spalle dei giovani artisti. Matano era una persona generosa e ne è testimonianza anche il defibrillatore che ha voluto che fosse donato alla nostra Città. A lui destinato da un’associazione fiorentina con cui collaborava, Roberto ha voluto che venisse donato alla nostra Città. E’ quello che si trova in Piazza Fiume. “Robbè”, così come lo chiamava Lucio Battisti di cui Matano è stato sicuramente uno dei mentori, ci mancherà. Mancherà la sua saggezza, il suo sguardo, le sue serate. Ci mancherà la sua voglia, completamente intatta, di rendere, con la sua musica, un più più leggera la vita”.

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