Addio a Pietro Della Volta, uomo d'altri tempi

Soncino piange una delle sue colonne portanti.

Addio a Pietro Della Volta, uomo d'altri tempi
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Addio a Pietro Della Volta, una delle colonne della Soncino «nobile». Aveva 90 anni.

Addio a Pietro Della Volta

Uomo d’altri tempi e molto religioso, era impegnato anche nel sociale. Lo testimoniano i 27 pellegrinaggi a Lourdes con gli ammalati dell’Oftal, in assoluto spirito di servizio. Con molto rammarico dei soncinesi la notizia si è diffusa velocemente nel paese e tante persone si sono recate nell’abitazione in via Matteotti per portare le condoglianze ai figli Oria e Giacomo.

Provato duramente da una frattura al femore

Qualche mese fa era stato ricoverato per una frattura al femore; ne era seguita la riabilitazione, ma pian piano si era indebolito e le sue condizioni erano peggiorate fino a spegnersi per la vecchiaia. Martedì sera si è tenuta la veglia funebre e anche in tale occasione parecchi amici hanno espresso vicinanza ai familiari, colpiti da questo dolore.

Il ricordo del figlio Giacomo

E’ proprio il figlio Giacomo a voler ricordare l’emblematica figura del padre, esempio di onestà, attaccamento ai valori e amore della comunità. "Se n’è andato un signore d’altri tempi, un uomo generoso non perché abbia  posseduto, ma soprattutto perché ha donato – ha ricordato – . Persona stimata da tutti, con i suoi novant’anni ormai apparteneva a Soncino stessa. Non ha mai cercato fama o ricchezze, bensì ha rivolto parole incoraggianti a chiunque si volgesse a lui, aiutando chi era nel bisogno. La sua vita ha conservato valori alti e si è svolta all’insegna del trinomio mazziniano: Dio, patria, famiglia".

La passione per la lirica

La musica lirica era una delle sue passioni: anche nel giorno del funerale, lo ha accompagnato il «Regina Caeli» dalla Cavalleria rusticana di Mascagni suonato dal nipote violinista. «Pietro è stato capace di passare dalla storia concreta di Gesù alla contemplazione della Bibbia e di Dio, segno di maturità nella fede - ha detto il parroco don Giuseppe Nevi durante l’omelia - Era affascinato dalla parola di Cristo fino a farla diventare pane quotidiano. Questo è il dono che ci lascia come insegnamento».

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