Lutto

Addio allo storico ristoratore Carlo Vergani. Aveva chiuso un anno fa

L'aveva aperto nel 1965. Per 12 anni di fila aveva vinto il premio Hotel di Qualità della Camera di Commercio.

Addio allo storico ristoratore Carlo Vergani. Aveva chiuso un anno fa
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Fara d'Adda piange Carlo Vergani: lo storico ristoratore, 81 anni, è mancato ieri, domenica 24 ottobre, esattamente un anno dopo la chiusura dello storico albergo e ristorante di famiglia, sull'Adda.

Addio a Carlo Vergani

Fu lui, nel 1965, insieme alla sorella Maria, ad aprire l'hotel e ristorante di via Adda che porta il nome della famiglia. Un luogo "cult" della cucina e della gastronomia della Bassa bergamasca, che fino alla crisi degli ultimi anni era stato un punto di riferimento per l'intera pianura.

Originario di Gorgonzola

Carlo Vergani era originario di Gorgonzola. E' mancato ieri, improvvisamente, per le conseguenze di una patologia cardiaca, lasciando un grande vuoto nel mondo dell'imprenditoria bergamasca e non solo. L'attività della famiglia Vergani infatti aveva raccolto, per la qualità dell'ospitalità e per lo stile e la prelibatezza delle specialità culinarie. Per oltre 12 anni consecutivamente il Vergani aveva ottenuto il premio "Hotel di Qualità", istituito dalla Camera di Commercio di Bergamo.

Un ristorante celeberrimo

Il caseggiato che ospitava il "Vergani" risale del resto ai primi del ‘900, quando era forse una locanda di cambio con stallaggio. Si affaccia sulle rive dell’Adda ed è difficile non rimanere affascinati dalla caratteristica passerella pedonale in ferro risalente al 1800.

La famiglia Vergani dietro al banco del ristorante
La famiglia Vergani dietro al banco del ristorante

"Quando i fratelli Carlo, mio padre , e Maria, nel 1965 rilevarono il locale era il classico locale dove si mangiavano rane pesciolini, poi subentrò anche mia madre Rina e cominciarono a lavorare come bar e trattoria - aveva raccontato uno dei tre figli, Davide, al Giornale di Treviglio nel 2019 - Negli anni ’70 venne costruita e presa in affitto dal vicino la veranda-ristorante, che aumentò la capienza e l’avventura di ristorazione si allargò ai banchetti per feste nuziali e vi discorrendo". Il clou dell’espansione avvenne però negli anni ’80.

 

 

"Le richieste da parte dei clienti fecero partire il progetto di un albergo sulle rive del fiume, con l’acquisto del cortile confinante - ha continuato il ristoratore - L’hotel venne inaugurato nel 1991 con una capienza di dieci camere più un salone banchetti. E’ stato in quel periodo che io e i miei fratelli Sandro e Anna siamo entrati nello staff, impegnandoci nel dare un’immagine sempre curata del locale e di orientarci sempre di più verso i gusti della clientela, ma senza dimenticare i piatti della tradizione. Negli anni 2000 i matrimoni hanno cominciato a diminuire e così abbiamo trasformato il salone e un appartamento all’ultimo piano in altre camere, raddoppiando la capienza e puntando sulla clientela business. Cercando sempre di accontentare la clientela, nel 2011 abbiamo ricavato anche un angolo pizzeria, mantenendo la passione per i vini e le birre artigianali". Poi la crisi, indissolubilmente legata anche all'emergenza sanitaria.

Nella foto in alto: Carlo Vergani (il primo a destra) con la famiglia 

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