Addio all'ex sindaco, artista e poeta Mario Martellosio
Insegnante di arte figurativa e pittorica, dedicò oltre 25 anni della sua vita al Comune come assessore e poi primo cittadino

Addio a Mario Martellosio: l’uomo che ha dipinto la storia di Casaletto Vaprio. Sabato pomeriggio, all’età di 98 anni da poco compiuti, si è spento l’ex sindaco, pittore, poeta e uomo di cultura. Un artista poliedrico, è così che molti residenti l’hanno ricordato lunedì, durante i funerali, celebrati nella chiesa parrocchiale di San Giorgio.
L'amore per l'arte e la poesia
Nato nel 1927, Mario ha vissuto una carriera che ha spaziato tra vari ambiti, ma che ha avuto come costante la passione per l’arte, in tutte le sue forme. Diplomato all'Istituto Valenti di Milano nell'arte del figurino, moda e costume teatrale, la sua carriera didattica non tardò a decollare: proprio in quell’Istituto e, poco dopo in una scuola serale privata, insegnò arte figurativa e pittorica.
"Creò così bozzetti, divenne stilista di qualità, disegnò abiti ed accessori di alta sartoria – ha ricordato l’Amministrazione comunale – Mario, in arte MarMa, ha inoltre frequentato a Milano il gruppo “Arte 900”. In molte delle sue opere, oltre al sapiente uso del colore ed al tratto geometrico di alcune figure, si trovano infatti contenuti allegorici, religiosi, con una predisposizione alla metafisica di Giorgio de Chirico. Sono numerosi i riconoscimenti da lui ottenuti: ha infatti partecipato a concorsi Nazionali ed Internazionali".
Ma la sua arte non si fermava al pennello. Martellosio ha infatti coltivato un altra grande passione, quella per la poesia: "Nella sua poetica ha seguito due filoni ben precisi: ricordi e nostalgie, fede e sentimento con un trasporto e un fervore che si sublima nell’amore verso la famiglia".
Oltre 25 anni in Comune
Pittura e poesia sono state due colonne portanti nella vita di Mario ma anche la politica ha rivestito un ruolo cruciale. Per 15 anni assessore e per 10 anni sindaco di Casaletto Vaprio, "ha saputo coniugare amministrazione e cultura, imprimendo la sua visione sulla comunità. Il suo impegno politico si è sempre contraddistinto per l’approccio umano e sensibile, arricchito da una profonda conoscenza dell’arte e della storia". Un momento simbolico del suo impegno culturale fu nel 1989, quando riuscì a far acquisire la Chiesa Vecchia al patrimonio comunale, destinandola a luogo di cultura e aggregazione. Un altro segno del suo amore per la cultura e la comunità fu inoltre la creazione del Settembre casalettese, una manifestazione che ancora oggi molti ricordano con affetto.
Il ricordo della sindaca Dioli
"Due sono le parole che si rincorrono in questo ricordo – ha concluso l’Amministrazione - amore e passione. Amore per la sua famiglia e per la sua comunità e passione per quello che faceva". Parole che risuonano forti nel cuore di chi l’ha conosciuto e ha avuto il privilegio di incontrarlo, tra cui l’attuale sindaca Ilaria Dioli che lo ricorda così: "Da quando ero piccola ho memoria della sua figura perché è stato un sindaco storico, con un carisma estremamente particolare. Non è stato solo un amministratore ma un uomo di grande cultura, sensibilità, dedito all’arte e alla poesia".