Addio alla decana Celestina, per quarant'anni ostetrica condotta in paese
Aveva compiuto da poche settimane 98 anni Celestina Cavenaghi, vedova Rocchi. Nella sua lunga carriera ha fatto nascere quasi mille bambini.
Si è spenta ieri, mercoledì, a 98 anni Celestina Cavenaghi, vedova Rocchi, che è stata ostetrica condotta per quarant'anni ad Arzago e per un periodo anche a Casirate, dov'era nata. "Una istituzione per il paese", l'ha ricordata l'ex sindaco Gabriele Riva. Domani, venerdì, alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo le esequie funebri.
Il paese piange Celestina, ostetrica condotta per quarant'anni
In paese era "una istituzione", avendo lavorato per oltre quarant’anni come ostetrica condotta per un periodo anche a Casirate, dov’era nata. Si è spenta mercoledì all’età di 98 anni (compiuti 15 giorni prima) Celestina Cavenaghi, vedova Rocchi, storica ostetrica.
"Tutti la conoscevano - l’ha ricordata l’ex sindaco Gabriele Riva -, Ha fatto nascere in casa generazioni di arzaghesi, accompagnando le gestanti fino al parto anche quando ha aperto l’ospedale. La sua attività è iniziata negli anni ‘50 e si è protratta sino ai primi anni ‘90".
Ad assistere la madre, le cui condizioni di salute si sono aggravate in queste ultime settimane i tre figli: il professor Giuseppe «Peppino» Rocchi, docente di scuola superiore in pensione - fondatore e per anni presidente della Pro loco -, Tiziana, farmacista, e Brigida, ginecologa.
Le visite alle pazienti in bici o in motorino sino alle cascine
Il professor Peppino Rocchi, 68 anni, ha ricordato così la madre Celestina
"La mamma si è diplomata in Ostetricia nel 1949 alla clinica Mangiagalli di Milano - ha raccontato il figlio -. Successivamente ha vinto il concorso per un posto da ostetrica condotta ad Arzago lavorando, per alcuni anni, anche a Casirate, suo paese natale. Ad Arzago si è trasferita quando ha sposato papà Carlo Rocchi, veterinario, che è stato sindaco del paese tra il 1951 e il 1958".
Quella di Celestina è una storia di impegno e passione e amore per la sua professione.
"Ai tempi le donne partorivano in casa e la mamma raggiungeva le sue pazienti, anche nelle cascine, in bicicletta o in sella al suo motorino “Aquilotto” - ha aggiunto Rocchi -. In paese è stata la prima donna a conseguire la patente. Nella sua lunga carriera lavorativa ha fatto nascere quasi mille bambini".
Registrando ogni nascita in modo meticoloso.
"Avevamo intervistato Celestina alcuni anni fa per un progetto di conservazione della memoria - ha sottolineato Riva -. In casa conservava ancora i registri nei quali annotava data di nascita, peso e condizioni di salute del bambino e della madre".