Caravaggio in lutto

Addio ad Antonio Absinta, il costruttore del "boom"

L'imprenditore si è spento il 1° giugno a 72 anni. Da anni era afflitto da una malattia cronica.

Addio ad Antonio Absinta, il costruttore del "boom"
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Ha costruito quasi tutta Vidalengo e mezza Caravaggio, interi quartieri a Treviglio e anche nei paesi del circondario non mancano opere dell’impresa edile fondata dall’ingegner Antonio Absinta con i fratelli. L’imprenditore è mancato a 72 anni martedì primo giugno, giorno in cui avrebbe festeggiato il 41esimo anniversario di nozze con la moglie Maria Santina.

Addio ad Antonio Absinta

A strapparlo a lei e ai figli Martina, Angelo e Sara, ai nipoti e ai parenti tutti è stata una malattia cronica che lo affliggeva da tempo.

"Era un uomo umile, semplice - ha detto la consorte - ma soprattutto giusto. E quello che ha fatto è sotto gli occhi di tutti".
I genitori di Absinta erano agricoltori ma i cinque figli hanno tutti intrapreso l’attività edile negli anni ‘60, poi nel 1982 le imprese individuali si sono unite in quella che continua ancora oggi: l’Impresa edile fratelli Absinta.

"Con la dipartita di mio padre rimane solo un fratello, che però non lavora più in azienda - ha spiegato il figlio Angelo - l’attività l’avevano iniziata gli zii perché lui aveva frequentato l’università. Oggi siamo io e i miei cugini ad aver raccolto il testimone. Siamo cresciuti in azienda, in estate abbiamo sempre lavorato lì, poi ognuno ha fatto il suo percorso, loro lavorano sui cantieri e io ho seguito le orme di mio padre laureandomi in ingegneria".

Una vita per l'azienda di famiglia

Poi ha ricordato i tratti distintivi dell’uomo e dell’imprenditore.

"Papà era un uomo schivo, molto ligio al lavoro, impegnato dalla mattina alla sera, sabato e domenica, ferie poche - ha raccontato - aveva una grande passione per il suo lavoro e negli anni l’azienda ha costruito e venduto direttamente appartamenti, negozi e quant’altro, oltre a lavorare per conto terzi realizzando ville unifamiliari, condomini e capannoni industriali".

Venerdì i funerali a Vidalengo

Un’attività febbrile quella del 72enne, fermato solo dalla malattia. "Era ricoverato al San Raffaele di Milano - ha spiegato ancora il figlio - purtroppo non c’era cura". Tantissime le persone che hanno fatto visita alla famiglia nell’abitazione di via Bolagnos, per esprimere il loro cordoglio. "Ringraziamo di cuore tutti coloro che hanno partecipato al nostro dolore" ha chiosato Angelo.
La cerimonia funebre sarà celebrata venerdì 4 giugno nella chiesa parrocchiale di Vidalengo, poi la salma sarà tumulata nel cimitero locale.

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