Caravaggio

Addio ad Antonia Foppa Pedretti, pioniera nell'imprenditoria femminile

Membro del comitato Dante Alighieri di Treviglio, è mancata sabato a 86 anni nella sua casa sulla circonvallazione Pulcheria dopo lunga malattia.

Addio ad Antonia Foppa Pedretti, pioniera nell'imprenditoria femminile
Pubblicato:
Aggiornato:

Caravaggio e Treviglio domani, martedì 10 ottobre, daranno l'estremo saluto ad Antonia Foppa Pedretti, una delle poche donne alla guida di un'azienda nei lontani anni '60 deceduta a 86 anni. Socia del fustellificio «Foppa Fustelle» di Caravaggio, era nota anche per la sua attività di volontariato nell'associazione culturale trevigliese «Comitato Dante Alighieri».

Antonia Foppa Pedretti capitana d'industria negli anni '60

Antonia Foppa Pedretti è mancata sabato 7 ottobre, nella sua casa sulla circonvallazione Pulcheria. Ex imprenditrice, attiva nel mondo del volontariato culturale, figlia del fondatore del fustellificio Foppa Fustelle, sorella e socia dell’attuale proprietario Franco Foppa Pedretti, era rimasta vedova nel 1994.

"La nonna è mancata sabato sera, tra l'affetto della sua famiglia - ha raccontato commosso il nipote Alberto, 31 anni - era stata colpita nel marzo del 2020 da un tumore in stato avanzato, che aveva combattuto strenuamente con piena fiducia nella medicina: mio nonno infatti, deceduto nel 1994, era il medico Alessandro Castelli. Aveva subito un intervento al Papa Giovanni XXIII e 25 sedute di chemioterapia, affrontando tutto con piena consapevolezza e con una grande forza".

Una donna a cui non mancava lo spirito.

"Quand'era ragazza, dopo il matrimonio, mio nonno affidò a lei la gestione di un'azienda cartotecnica familiare, la «Milano Nuova» - ha raccontato orgoglioso il nipote - parliamo degli anni '60, erano pochissime le donne che ricoprivano un ruolo del genere. Ma lei, nonostante fosse già mamma, affrontò la sfida e per 42 anni fece la spola tra Caravaggio e il capoluogo meneghino, riuscendo a far fronte agli impegni e a seguire comunque la famiglia, con molti sacrifici. Una donna sempre elegantissima e curata, attenta a tutto e a tutti, molto concreta e razionale. Poi arrivò una proposta, l'azienda venne assorbita e lei ebbe un po' più tempo per una delle sua grandi passioni: i viaggi. A me e a mio fratello Lorenzo ha insegnato la dedizione al lavoro perché diceva che la sofferenza e la fatica sono difficili ma portano a cose grandi, ma che è importante anche viaggiare, perché rende più profondi e apre la mente. Negli ultimi anni non ci faceva più regali a Natale, ma viaggi con lei".

L'impegno nel volontariato culturale

Per anni Foppa Pedretti è stata membro del comitato "Dante Alighieri", un'associazione culturale trevigliese.

"Visto il suo curriculum si occupava della tesoreria e del tesseramento - ha continuato Alberto - un sodalizio che promuove incontri, stagioni teatrali, visite a mostre. Amava molto la cultura e a noi nipoti ha trasmesso l'importanza di possedere un bagaglio culturale come arricchimento personale e ci ha offerto per anni lezioni di pianoforte. Andavamo insieme alla Scala e negli anni hanno cominciato a venire anche alcuni miei amici, così era diventata un po' la nonna di tutti.  Si occupava anche di una fondazione di Treviolo che assegna borse di studio, un incarico affidatole da parenti. Una donna che è stata un esempio di tenacia, sensibilità e delicatezza, che ci ha insegnato a vivere appieno la vita. E' rimasta vedova relativamente presto, ha fatto un po' da mamma al fratello Franco più piccolo di lei di 9 anni, ha lavorato molto e ha affrontato la malattia che l'ha colpita con grande dignità senza lamentarsi, seguendo le indicazioni dei medici e trovando sostegno nella fede. Alla fine si è spenta, senza sofferenza e credo senza rimpianti, con noi accanto. Per me e mio fratello era una seconda mamma, siamo vissuti sempre vicini".

I funerali saranno celebrati domani alle 9.30 nella chiesa parrocchiale.

Seguici sui nostri canali