Caravaggio

Addio a "Pasqualì di asegn", macellaio e commerciante spentosi a 92 anni

Pasquale Oreni il soprannome lo aveva ereditato dal nonno. I funerali si sono celebrati questa mattina, martedì 27 agosto

Addio a "Pasqualì di asegn", macellaio e commerciante spentosi a 92 anni
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Il suo soprannome, "Pasqualì di asegn", era legato all'attività cominciata dal nonno e poi portata avanti per anni anche da lui, Pasquale Oreni, macellaio, che poi ha operato anche come agente di commercio nel settore del bestiame, dei terreni e anche delle case. Molto noto in città, si è spento a 92 anni e le sue esequie sono state celebrate nella Parrocchiale questa mattina, 27 agosto.

Il commosso addio a "Pasqualì di asegn"

Oreni era un uomo socievole, che ha lavorato fino a tarda età e, proprio per la sue molteplici attività, era molto conosciuto e stimato nella comunità caravaggina. Alle 9.30 di oggi si sono celebrate le sue esequie e sono stati in molti a volerlo salutare per l'ultima volta. Il 92enne è mancato sabato 24 agosto in una clinica di Gorle, dove era ricoverato. La notizia si è sparsa rapidamente e sono cominciate le visite di tantissimi amici e conoscenti alla sala del commiato in circonvallazione Specchio, dove la salma è stata composta. Dopo la cerimonia funebre il feretro è stato tumulato nella tomba di famiglia al cimitero cittadino. Lascia la moglie Piera Ferri e i figli Gianluigi, Fulvio e Moira, i nipoti e i parenti tutti.

"Un uomo spensierato, che teneva molto all'amicizia"

A ricordare con affetto il padre è uno dei suoi tre figli, Fulvio.

"Dopo la rottura della vertebra, forse a causa dell'artrosi, ha cominciato ad accusare dolori e così lo abbiamo trasferito da casa alla struttura di Gorle ma c'è stato un progressivo peggioramento finché è mancato - ha raccontato - Suo nonno era soprannominato "Pasqualì di asegn" per via del suo lavoro: era stato il primo a macellare gli asini a Caravaggio, li acquistava dalla Sicilia. L'attività è poi passata di generazione in generazione, a mio nonno e a mio padre, che aveva cominciato come garzone nel negozio che avevano a Milano. Intorno ai 50 anni ha poi deciso di lasciare quel lavoro e, grazie alle tante conoscenze che aveva, si è dato da fare a Caravaggio come mediatore nell'ambito del commercio del bestiame e dei terreni, poi anche a livello immobiliare: fino a una quindicina di anni fa era ancora attivo. Un uomo vero, che è stato d'esempio per noi. Una persona spensierata, di compagnia, che metteva l'amicizia al primo posto".

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