Lutto

Addio a Maurizio Scotti, stampatore di Trento Longaretti

Molto noto nell'ambiente artistico, il trevigliese che ha vissuto per anni a Caravaggio, è stato stroncato dal cancro contro cui lottava da cinque anni.

Addio a Maurizio Scotti, stampatore di Trento Longaretti
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Incisore, pittore e torcoliere, ha lavorato per i più noti artisti del territorio, primo fra tutti Trento Longaretti, che nei giorni scorsi gli hanno reso omaggio. Se n’è andato troppo presto Maurizio Scotti, a 64 anni, divorato da un cancro contro cui ha combattuto strenuamente ma che non gli ha lasciato scampo.

Maurizio Scotti, una vita per l'arte

Era nato a Treviglio e si era formato all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo ma anche seguendo i Corsi Internazionali di Grafica a Urbino, per poi intraprendere l’attività calcografica nel 1976, praticando principalmente le tecniche dell’acquaforte, acquatinta e maniera allo zolfo. Sposatosi a Caravaggio, aveva lavorato in città fino a quando, dopo il divorzio, si era trasferito a Fornovo stampando in proprio nella la stamperia da lui gestita. Molto noto nell’ambiente, la sua produzione incisoria comprende più di 215 opere, che rappresentano in genere soggetti astratti e figurazioni fantastiche. Nel 2008 ha allestito a Treviglio la mostra bipersonale «Trento Longaretti - Maurizio Scotti». Vent’anni di collaborazione con il maestro che ha lasciato un segno indelebile nell’arte del nostro territorio. Scotti aveva inoltre scritto volumi e partecipato a diverse esposizioni collettive: nel 2011 «Sei artisti per il Romanico» ad Almenno San Bartolomeo e «Visto si stampi» a Soncino e a Spirano nel 2012; nello stesso anno ad «Arte Solidarietà» a Treviglio.

"Sin da giovane ha manifestato la sua passione per l’arte - ha raccontato il fratello Roberto - professionale e preciso fino all’estremo, era diventato lo stampatore ufficiale di Longaretti, ma ha lavorato con tantissimi artisti della Bergamasca. Un uomo abbastanza riservato, che amava davvero tantissimo il suo mestiere, quello che si dice un perfezionista".

Lunga malattia

Purtroppo a stroncare la sua arte e la sua vita è arrivato un tumore, che lo aggredito cinque anni fa,

"Era in cura all’ospedale di Treviglio, si era sottoposto a chemio e radioterapia - ha spiegato ancora il fratello - alti e bassi ma nell’ultimo periodo era rimasto all’hospice per un mese e mezzo. Stava meglio e così è tornato a casa: voleva sistemarsi con il letto al piano terra ma poi il figlio e la ex meglio hanno optato per portarlo a casa loro, dove è mancato lunedì 17. Sono passati tanti artisti e amici a fargli visita".

La salma è stata composta alla casa del commiato in circonvallazione Specchio, dove ha poi ricevuto una benedizione prima del viaggio verso il tempio crematorio giovedì 20 aprile. Le ceneri saranno sepolte nel cimitero caravaggino.

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