Treviglio piange Loretta Savoldelli. La storica commerciante si è spenta lunedì all’età di 87 anni e con lei se ne va un pezzo di storia del commercio di via Roma.
Addio a Loretta Savoldelli
Per decenni, assieme al marito Giordano Ferrari (scomparso nel 2020), il suo negozio all’angolo con via Rozzone, è stato un punto di riferimento nel settore delle cristallerie e porcellane di pregio. Un’attività che era stata avviata dal padre di lui, Luigi, e poi portata avanti dalla coppia. Con il supporto di Loretta Savoldelli, il negozio di via Roma venne rinnovato, con l’obiettivo di servire una clientela più sofisticata, introducendo marche famose e prodotti di alta qualità, curando l’arredo e inserendo nelle vetrine anche mobili di antiquariato. Con gli altri commercianti trevigliesi, si sono inoltre sempre impegnati a dare prestigio e qualità al centro storico, anche dal punto di vista culturale. Tutto questo sino al 2000, quando i coniugi Ferrari decisero infine di godersi la meritata pensione.
Il ricordo dell’amico Roberto Fabbrucci
La notizia della morte di Loretta Savoldelli ha destato molta commozione in città, dove la famiglia è molto conosciuta e stimata. Tanti i messaggi di cordoglio e le visite alla camera ardente allestita in via Rozzone. Le ceneri di Loretta Savoldelli sono state tumulate ieri, giovedì, nella tomba di famiglia nel cimitero cittadino.
“Oggi dico addio a una persona speciale, Loretta, un’amica carissima che per me è stata come una sorella, e lo stesso rapporto fraterno l’avevo con il marito e i figli Matteo ed Elena – ha commentato Roberto Fabbrucci, che per anni aveva gestito un negozio proprio accanto a quello dei Ferrari – Il nostro legame, iniziato negli anni Ottanta, si è rafforzato grazie al figlio Matteo, che all’epoca lavorava con me come vicedirettore della mia rivista ‘La Tribuna’. Insieme a lui e al presidente del Consiglio regionale Claudio Bonfanti, non abbiamo solo condiviso un percorso politico, ma abbiamo anche costruito un’amicizia profonda. La vita di Loretta è stata segnata da dolori immensi, in particolare la perdita proprio del figlio Matteo nel 1995 e, successivamente, del marito Giordano. Ha affrontato queste tragedie con un coraggio straordinario, un esempio di forza e dignità. Ora, a 87 anni, ci ha lasciati per ritrovare le persone che ha amato e che sono andate via prima di lei. La ricorderemo sempre. Un abbraccio forte e sincero va a sua figlia Elena, a suo marito Mauro, ai nipoti e a tutta la famiglia, che ho imparato a volere bene in questi anni”.