Una vita per lo sport

Addio a Dario Gamba, grande karateka bergamasco e “papà” della catena “Sportpiù”

I funerali si terranno domani, giovedì 6 novembre, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Grumello del Piano

Addio a Dario Gamba, grande karateka bergamasco e “papà” della catena “Sportpiù”

Da una sua illuminazione nacque un nuovo modo di pensare il benessere fisico: si è spento, a 85 anni, il fondatore di “Sportpiù” Dario Gamba.

Addio al fondatore di “Sportpiù”

Karateka prima e fondatore, nel 1981, della catena di centri fitness “Sportpiù” è morto martedì dopo una breve malattia scoperta solo qualche mese fa. Viveva a Zingonia con la moglie Gianna e lascia i tre figli Luca, Renato e Alberto che nel 2000 hanno preso le redini della sua eredità.
Bergamasco autentico, con alle spalle una famiglia di sani principi che gestiva una salumeria in via Grumello (tra Bergamo e Lallio), dove lui era cresciuto, ha fatto dello sport la sua filosofia di vita. Abile osservatore, si era ravveduto subito del cambiamento sociale in atto negli anni Ottanta con quegli stili di vita che abbracciavano troppo la sedentarietà: al lavoro in macchina o in motorino e tante ore seduti a una scrivania. Così nacque la sfida di “Sportpiù” con la sua prima palestra a Bergamo in via San Bernardino seguita poi dalla seconda in via XXIV maggio e poi via Baioni, la terza a Curno e la quarta proprio a Zingonia, in via delle Gardenie (Verdellino).

“Ho creduto in quell’avventura – raccontava tra le sue rose nel giardino di Zingonia – Ma avendo una moglie e tre figli accanto al fitness portavo avanti la salumeria di mio padre chiusa nel 1990”.

Tra i più grandi

Ma Gamba è stato anche un grande del karate. Diventò cintura nera nel ‘69 al centro arti marziali di Bergamo. Negli anni Settanta infilò quattro secondi posti assoluti nel campionato italiano individuale. Guadagnò poi un primo posto nel 1972 nel campionato a squadre e nel 1975 fu il primo “karate kid” d’Italia. Un podio che lo portò in California a Long Beach per il campionato del mondo con 300 karateka in gara.
Dopo quell’esperienza Gamba si reinventò come preparatore, apprezzato anche all’estero tanto da essere direttore tecnico della squadra polacca e poi di quella ceca, stage in Russia, Sudafrica e Namibia, senza dimenticare che la sua squadra bergamasca (la Kushinkan, ovvero il cuore e la mente oltre l’orizzonte) fu per anni la squadra da battere in Italia.
In tantissimi in questi giorni hanno voluto rendergli omaggio nella camera ardente allestita nella casa del commiato Vavassori in via San Bernardino 139/A. I funerali si terranno domani, giovedì 6 novembre, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Grumello del Piano.