Abbigliamento sportivo contraffatto sequestrato dalla Guardia di Finanza
Il furgone è stato intercettato a Palosco alla fine di agosto. Coinvolte due aziende bergamasche (a Palosco e Castelli Calepio) e altrettante a Monza
Maglie, pantaloncini e sciarpe delle maggiori squadre di calcio internazionali tutte contraffatte: 400 capi sequestrati dalla Guardia di Finanza di Treviglio.
Fermati a Palosco
I fatti risalgono alla fine di agosto quando, durante un normale pattugliamento del territorio da parte degli uomini della Guardia di Finanza di Treviglio, sotto il comando del capitano Maria Luisa Ciancia, hanno intercettato e controllato un furgone condotto da cittadini di nazionalità cinese, regolari sul territorio, risultato carico di merce contraffatta. All’interno del mezzo sono stati rinvenuti, infatti, numerosi capi di abbigliamento sportivo (tra cui
magliette, pantaloncini, sciarpe) riportanti i colori sociali ed i loghi di note squadre calcistiche, nazionali ed estere, nonché i nomi di famosi calciatori, tutti riprodotti in assenza dei necessari titoli autorizzativi.
Imprese di produzione bergamasche
L’esame dei documenti di trasporto, esibiti al momento del controllo, permetteva di risalire a due imprese di produzione della merce, entrambe situate nella bergamasca, una a Palosco e una a Castelli Calepio, le quali avevano ceduto i capi in conto lavorazione alla ditta individuale intestata a uno dei
cittadini di nazionalità cinese controllati. Nei loro confronti sono ancora in corso alcuni accertamenti da parte delle autorità competenti.
I laboratori a Monza
Le Fiamme gialle trevigliesi hanno proseguito i controlli a Monza, nel laboratorio e nell'appartamento (ad esso attiguo), utilizzato dagli stessi cittadini cinesi e nelle due imprese di produzione orobiche dove sono stati rinvenuti e sequestrati altri capi d'abbigliamento contraffatti. Nei locali di Monza, inoltre, sono stati identificati 15 soggetti di nazionalità cinese di cui quattro clandestini. L’evidente stato di degrado e le scarse condizioni igieniche del laboratorio e
dell’appartamento (in cui sono stati individuati ben 23 posti letto in 70 metri quadrati), ha costretto i militari a richiedere l’intervento sul posto di personale dell’Ats brianzola, anche per la verifica degli aspetti inerenti la prevenzione e la sicurezza degli ambienti di lavoro.
Merce sequestrata e denunce
L'operazione si è conclusa con il sequestro di oltre 400 capi di abbigliamento e con la denuncia all’Autorità giudiziaria di tre soggetti per l’ipotesi di reato di contraffazione, alterazione e uso di marchi o segni distintivi. Per altri quattro soggetti di nazionalità cinese, risultati clandestini, è scattata la denuncia per l’ipotesi di reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato (gli stessi sono stati accompagnati in Questura a Milano per l’avvio della procedura di espulsione).