Giustizia

Morì di stenti a 18 mesi dopo essere stata abbandonata per giorni in casa, ergastolo ad Alessia Pifferi

Per sei giorni era rimasta da sola in casa senza più cibo e acqua: la piccola Diana morì di stenti

Morì di stenti a 18 mesi dopo essere stata abbandonata per giorni in casa, ergastolo ad Alessia Pifferi
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L'aveva lasciata in casa da sola, per sei lunghissimi giorni. Lei, Diana, ha resistito più che ha potuto ma è morta a soli 18 mesi in un caldissimo giorno di luglio di due anni fa. Oggi, la Corte di Assise di Milano si è espressa: la madre, Alessia Pifferi, dovrà passare il resto della sua vita in carcere.

Pifferi condannata all'ergastolo

"Ho visto una donna che ha recitato una parte, mi aspettavo l'ergastolo". Queste le parole del pm Francesco De Tommasi dopo la lettura della sentenza che, per il pubblico ministero ha avuto il merito di aver riportato al centro del processo la vittima: la piccola Diana. Non è stata, invece, riconosciuta l'aggravante della premeditazione.

La difesa: "Non voleva ucciderla"

La difesa, in Aula ha parlato l'avvocato Alessia Pontenani, ha cercato di ridimensionare l'accusa al solo abbandono di minore, chiedendo l'assoluzione per la 37enne dall'accusa di omicidio.

"Alessia Pifferi non ha mai voluto uccidere la figlia - ha esordito la difesa - Alessia ha commesso il reato di abbandono più volte: la prima volta che è andata al supermercato senza la bambina, il primo weekend che è partita, quando ha fatto la cena in limousine, il secondo weekend. Questo è il reato per cui deve essere condannata Pifferi. La caratteristica di abbandono di minore è la speranza che non accada nulla: lei sperava in cuor suo, e credeva, che non sarebbe accaduto nulla alla bambina".

Il difensore ha poi ripercorso la vita della 37enne segnata, secondo quanto sostenuto, da abusi, violenze e un deficit cognitivo chiedendo, di fatto, giustizia sia per Diana che per la madre.

Il pm: "L'unica vittima e Diana"

"C'è una sola vittima e si chiama Diana. E c'è una bugiarda che è Alessia Pifferi, una attrice che è Alessia Pifferi. Chiedo di non riconoscere alcun beneficio" ha tuonato il pm De Tommasi.

"Pifferi ha ucciso la propria figlia, lasciandola da sola senza acqua né cibo per sei giorni. Sapeva chiaramente che la figlia sarebbe morta. Pifferi ha tradito la piccola Diana, ha tradito il corpo di Diana. Pifferi - ha fatto eco l'avvocato EmanueleDeMitri, legale di parte civile - è stata una donna presuntuosa. Non ha chiesto aiuto alla famiglia, pur sapendo che la famiglia l'avrebbe aiutata, nascondendo cosa faceva".

Provvisionali alla madre e alla sorella

Alla lettura della sentenza, arrivata dopo due ore e mezza di camera di consiglio, Alessia Pifferi è rimasta impassibile. Rabbia e dolore, invece, per la sorella di Alessia, Viviana e per la madre Maria Assandri, che come parte civile, hanno ottenuto una provvisionale rispettivamente di 20 e 50mila euro.

"È un dolore atroce. Si è dimenticata di essere una madre", ha detto la mamma Maria. "Penso che i giudici abbiano fatto quello che è giusto, perché per me non ha mai avuto attenuanti, non è mai stata matta o con problemi psicologici", ha aggiunto la sorella.

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