In memoria

A Milano un giardino dedicato a Pippa Bacca

L'artista casiratese è scomparsa tragicamente nel 2008, uccisa durante un viaggio in Turchia.

A Milano un giardino dedicato a Pippa Bacca
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A Milano un giardino dedicato a Pippa Bacca. L'artista casiratese è scomparsa tragicamente nel 2008, uccisa durante un viaggio in Turchia.

Un giardino per Pippa Bacca

E' stato inaugurato pochi giorni fa il giardino dedicato all'artista e performer Pippa Bacca - al secolo Giuseppina Pasqualino di Marineo - uccisa nel 2008 durante un viaggio in Turchia, mentre era impegnata nella performance itinerante "Spose in viaggio". Un giorno di ricordo, ma soprattutto di festa, come la stessa Pippa Bacca avrebbe voluto, caratterizzata dal suo colore preferito, il verde, e dall'affetto dei suoi tantissimi amici. A portare il nome dell'artista casiratese sarà il giardino della Casa degli Artisti di via Tommaso da Cazzaniga. Presente, per scoprire la targa, assieme all'assessore alla Cultura del Comune di Milano Filippo Del Corno, la madre Elena Manzoni. E sarà proprio la mostra dal titolo "Pippa Bacca - Sempreverde", visitabile fino al 13 febbraio, a inaugurare la nuova stagione della Casa degli artisti.

La tragica performance per la pace

La tragedia scosse il piccolo paese della Bassa il 31 marzo 2008. La giovane artista aveva 33 anni ed era partita da alcune settimane per un viaggio-performance dal titolo “Brides on tour”, spose in viaggio. Pippa, con l’amica Silvia Moro, si proponeva di attraversare in autostop 11 paesi teatro di conflitti armati, vestendo un abito da sposa. Una performance per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo. Dopo un lungo viaggio attraverso il Medio Oriente avrebbe dovuto arrivare a Gerusalemme, prima del rientro in Italia da Tel Aviv. Non andò così: dopo essersi separata per alcuni giorni dalla compagna di viaggio, in Turchia accettò un passaggio da un uomo, Murat Karataş, che la violentò, uccise e seppellì. Il delitto fu scoperto e l’assassino arrestato qualche giorno più tardi, individuato dalla polizia perché utilizzò il cellulare dell’artista e successivamente condannato all'ergastolo.

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