A Covo si lavora per una mensa iperlocale - TreviglioTV

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Redazione, 12 aprile 2017

Una mensa che abbia un occhio di riguardo maggiore alla qualità del cibo che fornisce e al territorio. E' questa la nuova linea adottata dall'Amministrazione Capelletti.

A breve scadrà infatti il contratto di gestione della mensa dell'Istituto Comprensivo di Covo Lorenzo Lotto e il sindaco Andrea Capelletti è al lavoro per un nuovo bando, molto diverso dal precedente. La differenza sostanziale sarà l'origine dei prodotti che il nuovo gestore potrà servire ai bambini che usufruiranno della mensa. Le materie prime potranno essere attinte solo a livello locale. Due sono i parametri da rispettare per poter vincere il bando. Il primo, novità assoluta, è quello di utilizzare prodotti esclusivamente provenienti da aziende che fanno parte del Distretto Agricolo della Bassa, ovviamente per tutti quei prodotti reperibili in zona. In particolar modo ci si riferisci a salumi, prodotti caseari, latticini vari, carne, ortaggi, uova e via dicendo. Il secondo parametro invece prevede che qualora ci fossero prodotti non reperibili all'interno del Distretto è d'obbligo cercarli nel territorio nazionale. Il bando che può ricordare molto quello approvato recentemente dal vicinissimo (per visione politica s'intende) sindaco di Spirano Giovanni Malanchini. Tra i due bandi esiste però una differenza. Il bando spiranese dà un punteggio migliore a chi garantisce l'utilizzo di prodotti locali, per il bando di Covo invece questa è una condizione necessaria per poter prendere in gestione la mensa. Scelta quindi azzardata, perché si potrebbe correre il rischio che in pochi possano voler partecipare. Ma Capelletti ha già pensato a tutto. «Confesso che l'idea per il bando della mensa trae ispirazione in parte da Malanchini – ha detto il sindaco – ma non solo, infatti l'esempio del Comune di Edolo, il quale ha recentemente adottato una misura simile a quella di Spirano, mi ha dato la spinta necessaria per decidere di approvare questo bando. So che corro il rischio che in pochi si presentino. Se così fosse, cambieremmo i parametri, intanto vediamo come va. Ciò che però mi preme è riuscire a dare ai bambini e ai ragazzi un cibo di buona qualità con un occhio di riguardo alle aziende del territorio che nel campo agroalimentare sono un'eccellenza nazionale». Un bando del tutto innovativo che se andrà in porto potrebbe essere una spinta ulteriore per le aziende del territorio, ponendo ancora una volta in primo piano il neo-nato Distretto Agricolo della Bassa.

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