A Boltiere arriva il primo parco inclusivo per favorire la socializzazione
Verrà realizzata anche una nuova area con "castello" e rampa per l'accesso delle persone con disabilità motorie
Il divertimento deve essere per tutti. Un obiettivo che l’Amministrazione comunale di Boltiere, guidata dal sindaco Osvaldo Palazzini, intende perseguire con l’adeguamento e l’ampliamento dell’area giochi all’interno del centro sportivo di via Vecellio che diventerà il primo parco giochi inclusivo del paese.
Un parco giochi inclusivo
L’intervento che costerà 32.046 euro verrà finanziato per oltre il 90% da Regione Lombardia che ha messo a disposizione 30mila euro e il restante sarà coperto con risorse di Bilancio.
La riqualificazione si è resa necessaria per garantire l’accesso a tutti i bambini e per evitare l’isolamento sociale. Al momento non ci sono barriere architettoniche che ne limitino l’accessibilità, ma l’area dedicata ai giochi si trova in una zona sopraelevata (un dislivello di 10 centimetri circa) che impedisce, di fatto, l’accesso ai portatori di disabilità motorie. Non solo. Molti dei giochi presenti sono in legno e necessitano di manutenzione, altri devono essere sostituiti.
Nuova area e nuovi giochi
Il progetto prevede quindi la realizzazione di una rampa di collegamento tra l’area pedonale e l’area giochi vera e propria, in corrispondenza di una nuova area giochi che verrà realizzata nell’area verde tra i giochi già esistenti e il chiosco. L’ampliamento verrà realizzato con pavimentazione antitrauma un gioco «a castello» e un tavolo inclusivo, mentre nell’area già esistente verranno sostituite le altalene e i giochi a molla.
Oltre 500 bambini in cerca di divertimento
Il nuovo parco giochi potrà così essere utilizzato da tutti, ognuno secondo le proprie abilità, ma dando la possibilità a tutti di godere della compagnia dei coetanei e di sperimentare nel gioco.
D’altra parte, dopo la dura prova della pandemia, il parco è subito diventato il punto di riferimento delle famiglie e dei più piccoli (sono 520 i bambini nella fascia 3-11 anni per il quale è pensato il parco giochi) diventando l’unica vera valvola di sfogo e occasione di socializzazione.