Molesta una donna e poi fugge dalla Polizia, arrestato ed espulso
Ha aggredito tre poliziotti ed è riuscito persino a spezzare le manette di acciaio: nei guai un 20enne nigeriano richiedente asilo
Cerca di sfuggire al controllo mandando in ospedale tre agenti: arrestato ed espulso.
Molestava una donna
E' successo lunedì pomeriggio, verso le 17.30, nei pressi dell'oratorio San Luigi a Crema. La segnalazione al Commissariato cittadini era arrivata da una donna che sosteneva di essere stata molestata e seguita da un uomo di colore, un nigeriano di 20 anni richiedente asilo. Poco dopo aver raccolto il racconto della donna gli agenti hanno individuato l'uomo e lo hanno fermato per un controllo.
La fuga
In un primo momento l'uomo è sembrato collaborativo, ma all'improvviso con uno scatto repentino si è dato alla fuga, urlando frasi incomprensibili verso gli agenti. Inseguito dai poliziotti, è stato rintracciato in via della Ruota nascosto sotto ad un'auto parcheggiata. A quel punto ha alzato le mani e si è fatto avvicinare, ma con un altro scatto ha sferrato due pugni al poliziotto che si stava avvicinando e ha tentato la fuga.
Pugni ai poliziotti
Un secondo agente ha cercato di renderlo inoffensivo utilizzando lo spray al peperoncino, venendo tuttavia colpito a sua volta da un pugno, mentre l'aggressore si è dato nuovamente alla fuga scavalcando il muretto di una casa privata. Ai poliziotti si è poi aggiunto anche un collega della Polizia stradale che si trovava in abiti civili e fuori servizio, ma è subito corso in aiuto e in tre lo hanno inseguito finendo ancora una volta alle mani.
E spezza anche le manette
L'aggressore ha scavalcato il cancello della recinzione, sempre seguito dai tre agenti, colpendoli con calci e a pugni ed è fuggito in direzione di via Griffini. Raggiunto nei pressi del piazzale delle Rimembranze e nuovamente stordito con lo spray al peperoncino, l'indemoniato fuggitivo si è lanciato nel canale e finalmente è stato bloccato dagli uomini della Polizia di Stato. Anche lì ha continuato a dimenarsi per sottrarsi all'arresto, tirando calci e pugni e riuscendo persino a rompere le manette d'acciaio che gli erano state messe ai polsi, mostrando una forza inaudita.
Fermato e caricato in auto
Nonostante questo ennesimo e particolarmente violento tentativo di fuga, l'uomo è stato infine neutralizzato e caricato sull'auto di servizio, per essere condotto nelle camere di sicurezza dove ha trascorso le due notti seguenti, in attesa del processo per direttissima, celebrato nella mattinata odierna.
Il processo
Durante l'udienza a carico del nigeriano, A.E. ventenne richiedente asilo politico e domiciliato nel cremonese, imputato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, il difensore ha ottenuto i termini a difesa, concessi dal giudice di Cremona che ha tuttavia concesso anche il nullaosta all'espulsione dello straniero dal territorio dello Stato. Al termine dell'udienza il nigeriano è stato condotto presso l'ufficio immigrazione della Questura di Cremona, dove è stato munito di un decreto di trattenimento emesso dal Questore di Cremona ed immediatamente accompagnato presso il centro per il rimpatrio di Torino, in attesa della definizione della pratica di asilo e del probabile accompagnamento in frontiera.