Disabili a scuola senza assistenza, il Pd: "Inutile fare lo scarica barile"
Le educatrici di Ygea entreranno in servizio dal 18 settembre. Nel frattempo i bambini e i ragazzi disabili non riceveranno assistenza
Primo giorno di scuola senza l'assistenza per i ragazzi disabili, anche il Circolo Pd prende posizione: "Inutile fare lo scarica barile, dobbiamo pensare che un Comune, nei suoi conti, non ha consapevolezza dei suoi cittadini più fragili?"
L'ira delle mamme
La scorsa settimana abbiamo riportato la notizia di un disagio che, oggi, con l'inizio della scuola, è diventato realtà. Per la prima settimana, infatti, le educatrici fornite da "Ygea" non saranno al servizio al fianco dei bambini e dei ragazzi disabili. Ore dimezzate, invece, la prossima settimana. E così in prossimità delle feste natalizie e a giugno, quando il servizio potrebbe essere disattivato anzitempo. Un problema di cui le famiglie non erano state informate, lasciando la "bella sorpresa" (si fa per dire) a questa mattina col suono della prima campanella.
Impossibile non sapere
Di contro l'Amministrazione comunale, attraverso le parole del vicesindaco Pinuccia Prandina, si era difesa dando la colpa, in gran parte, alle mancanze dello Stato che, seppur vere e innegabili, non hanno convinto né i genitori, né gli esponenti del Pd che anzi hanno criticato l'operato del Comune.
"Forse l’assessore non ha considerato che un ragazzo disabile che viene iscritto alla materna, e a maggior ragione ad un grado superiore, non è una imprevedibile calamità naturale, non appare per caso sul nostro pianeta. È di solito già conosciuto e seguito. Dobbiamo pensare che un Comune, nei suoi conti, non ha consapevolezza dei suoi cittadini più fragili?", hanno fatto sapere in una nota.
I soldi ci sono
"Se quanto stanziato in Bilancio non è sufficiente è più un problema di governo dei numeri dell’Amministrazione cittadina che di Governo del Paese. Non serve scaricare le colpe su altri ma fare quel che si deve - ha proseguito il segretario del Pd Davide Beretta - I soldi ci sono. Giusto per fare un solo esempio ricordiamo che ci sono centinaia di migliaia di euro di entrate dai parcheggi che ogni anno finiscono nel buco di Piazza Setti, per un’opera non necessaria e non urgente; soldi che potevano essere usati in modo più accorto per i bisogni delle persone. Cominciamo quindi a lamentarci con chi amministra il Comune di Treviglio".
Non è una questione di colore politico
"Anche a livello statale i soldi ci devono essere ed è prioritario trovarli anche nelle pieghe degli sprechi, dei super-stipendi magari senza aver prodotto risultati, delle super-pensioni senza ragione. C’è molto da fare e da recuperare - hanno concluso - Non ne facciamo una questione di colore politico. Vale per tutti e sempre. Ed anche un maggior senso civico da parte dei cittadini verso la cosa pubblica contribuirebbe a evitare inutili spese. Ogni livello, dal Comune allo Stato passando da Provincia e Regione in ragione delle competenze specifiche, deve fare molto di più (e fare il più possibile rete e pianificazione) per sostenere e accompagnare chi si trova in difficoltà. La quotidiana fatica dei genitori dei ragazzi diversamente-abili deve essere suddivisa e sostenuta per renderla meno complicata da vivere. Non è un loro problema ma nostra comune responsabilità".
E' una speculazione politica
Immediata la replica del vicesindaco Prandina: "E' una speculazione politica desolante - ha detto - che offende la mia persona e il mio ruolo senza sapere nulla dei fatti. Davide Beretta stia sereno..."