Volontarie lanciano l'appello: "Impariamo a sterilizzare e rispettare i gatti"
"Se ci sono colonie feline non è colpa di chi porta da mangiare a questi animali, il problema è un altro"
«Non è chi porta da mangiare ai gatti il colpevole della presenza delle colonie feline, bisogna imparare a sterilizzare e rispettare gli animali».
Hanno voluto dire la loro e lanciare un appello Gianna Marrocco e Cristina Vailati, due volontarie residenti e attive a Offanengo, socie dell’associazione «Arischiogatti» che si impegna a gestire i felini randagi in diversi Comuni del Cremasco, anche a Offanengo.
"Se ci sono non è colpa nostra"
La scorsa settimana il nostro giornale aveva trattato il problema dei gatti randagi in via Santa Lucia, dove i residenti sono esasperati dalla presenza di mici che entrano in proprietà private sporcando e rovinando prati e oggetti. «Sono contenta che si sia sollevato il problema perchè bisogna parlare di questa questione - ha spiegato Vailati - A Offanengo, così come negli altri paesi della zona, vi sono tanti gatti abbandonati che vivono in strada e di cui nessuno si cura. Se ogni cittadino dovesse segnalare all’associazione la presenza di mici, noi volontarie potremmo intervenire ed evitare una proliferazione incontrollata. La colpa delle colonie feline ricade sempre sulle persone che si mettono una mano sul cuore e portano cibo a questi animali per non farli morire di fame, ma mai nessuno pensa a farli sterilizzare, un gesto responsabile e d’amore nei confronti loro e della comunità».
Cosa sono le colonie feline?
Su tutto il territorio nazionale, i gatti liberi o randagi e le colonie feline sono protetti e tutelati. Una colonia felina è costituita da un gruppo di animali non di proprietà, che vivono in libertà e sono stanziali, cioè risiedono stabilmente in un luogo del territorio, privato o pubblico che sia, o comunque lo frequentano abitualmente. Le colonie feline non possono essere spostate dal loro habitat se non a causa di particolari eventi come cantieri o lavori che ne metterebbero in pericolo la sopravvivenza, ma comunque previa autorizzazione del sindaco e dell’Asl. I privati cittadini, gli enti o le associazioni protezionistiche possono provvedere ai felini che vivono in colonie curandone la salute e le condizioni di sopravvivenza. Chi maltratta questi animali è passibile di denuncia e multe.
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