Adda

Dopo 15 anni Rivolta vede finalmente ultimato il nuovo argine

Manca solo l’ufficialità ma l’Amministrazione ha avuto conferme dall’«Agenzia interregionale per il fiume Po» che i lavori sono conclusi

Dopo 15 anni Rivolta vede finalmente ultimato il nuovo argine
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Dopo 15 anni è fatta: l’argine che dovrà proteggere il centro abitato da eventuali alluvioni come quella catastrofica del 2002 è finito.

Il 26 novembre 2002 il disastro

Un argine a protezione dell'abitato, dopo il disastro del 2002.  E' rimasto indelebile nelle menti dei rivoltani quel 26 novembre. Il comitato che si è costituito per chiedere una protezione si chiama proprio così. Fu un incubo: cielo cupo, forti piogge, l'Adda che ruppe gli argini e mezzo paese sott'acqua. Danni, disagi, paura. Da allora una lunga attesa per la costruzione di una barriera che scongiurasse un'altra catastrofe simile.

Il progetto esecutivo

Era il luglio 2015 quando in sala consigliare è stato presentato il progetto esecutivo del nuovo argine. Dal Ponte sulla Sp4 , zona cava «De Poli», si sarebbe dovuto sviluppare per 1650 metri fino alla strada vecchia per Cassano d’Adda, passando dietro la cascina Faccendina. Opera del costo di 1.100.000 euro, finanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.  Ci sono voluti ancora due anni, ma finalmente l’argine è realtà, anche se alcune aziende agricole a nord non saranno comunque al sicuro.

La soddisfazione del sindaco

«Non ho alcuna comunicazione ufficiale, ma dall’Aipo abbiamo avuto conferma che i lavori sono pressoché terminati - ha confermato il sindaco Fabio Calvi - Per la verità la tempistica è stata rispettata se si tiene conto di una Variante al Piano di governo del territorio (Pgt) che ha dovuto aspettare il via dalla Regione. I successivi passaggi saranno il collaudo e l’acquisizione dell’opera da parte del nostro Pgt e della cartografia regionale. Questa è un’opera ottenuta solo grazie alla caparbietà di chi si è succeduto nelle diverse Amministrazioni. Per quanto mi riguarda ho vissuto direttamente il lavoro svolto dall' ex assessore Milo Carera, che è riuscito a chiudere un cerchio che sembrava non trovare il punto fusione».

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