Vivere bene a scuola, l'associazione "Chiara Simone" torna in cattedra
L'iniziativa coinvolgerà circa 750 studenti tra Pontirolo, Brignano, Treviglio e Bergamo.
"Progetto Chiara" torna nelle scuole. L’associazione "Chiara Simone" di Pontirolo Nuovo ha dato il via quest’anno alla nona edizione della sua iniziativa, che vedrà coinvolti tutti gli ordini scolastici pontirolesi, le medie brignanesi, due istituti trevigliesi (l’Istituto Agrario Cantoni e lo Zenale e Butinone), e il liceo Vittorio Emanuele di Bergamo, per un totale di oltre 750 alunni. Il progetto, già proposto anche prima della pandemia, si articolerà attraverso laboratori modulati sull’età dei giovani e avrà come titolo "Per una cittadinanza attiva: prendersi cura di sé e dell’altro".
L'associazione "Chiara Simone" torna a scuola
Come raccontato da Martina Limana, madre di Chiara e fondatrice dell’associazione ora presieduta dall’altra sua figlia, Valentina Simone, il progetto è realizzato in collaborazione con il consorzio di cooperative sociali "Cum Sortis", e si è già svolto per quanto riguarda il Cantoni di Treviglio. Nelle altre scuole interessate, invece, gli incontri si svolgeranno a partire dal rientro dalle festività natalizie e saranno calendarizzati sino alla fine dell’anno scolastico.
"A novembre c’è stata la fase di confronto con i vari insegnanti, al fine di concordare e modulare insieme le attività, che si svolgeranno poi con le tempistiche e le modalità concordate con ciascun istituto scolastico – ha spiegato Martina – Impegneremo nelle scuole educatori e psicologi abituati a lavorare con i ragazzi, una vera e propria equipe di professionisti che condurrà i laboratori interattivi, avendo alla base anche una formazione specifica ed esperienza nel lavoro con minori".
Benessere anche a scuola
Come spiegato sempre dall’associazione "Chiara Simone", l’obiettivo è quello di promuovere interventi volti a formare la volontà del singolo per determinare in ciascuno una propensione interiorizzata e stabilizzata ad operare scelte consapevolmente indirizzate al proprio benessere. Benessere non significa semplicemente assenza di malattia, ma per perseguirlo a fondo occorre predisporre percorsi educativi che, portando maggiore conoscenza, promuovano comportamenti coerenti con un modello di vita improntato al benessere globale della persona, inteso come “saper essere”.
La scelta di realizzare interventi di promozione del benessere a scuola, spiegano sempre i volontari, parte dal pensare la scuola come ambiente che può favorire il passaggio del bambino e del ragazzo dalla famiglia alla comunità. Un’opportunità importante per gli oltre 750 studenti dei quattro Comuni che hanno patrocinato l’iniziativa.