Vidalengo, torna la scultura (anonima) dell'Immacolata
La statua della Vergine collocata all’oratorio di Vidalengo nel lontano 1954 è tornata al suo antico splendore
La statua della Vergine collocata all’oratorio di Vidalengo nel lontano 1954 è tornata al suo antico splendore e ora campeggia sulla parte laterale del sagrato della chiesa, tra due bellissimi ulivi, a protezione della frazione. È stata una cerimonia molto breve ma significativa quella che si è svolta domenica scorsa, subito dopo la messa delle 10.30. Il parroco don Edoardo Nisoli ha ripetuto lo stesso gesto che compì 68 anni fa il collega don Pietro Sainini, parroco dal 1949 al 1970, quando benedì i fedeli riuniti davanti alla scultura della Madonna col bambino che venne poi sistemata al centro dell’oratorio sopra una colonna altissima. Questa volta però il basamento su cui poggia è più basso e il suo posto è al centro del paese.
Abbandonata per anni e poi restaurata
Il trascorrere del tempo aveva lasciato inesorabilmente il segno e così qualcuno negli anni decise che era ormai troppo rovinata e che doveva essere sostituita da un’altra statua. Venne così accantonata e pian piano finì nel dimenticatoio.
A riscoprirla e riportarla alla venerazione dei i fedeli è stato l’ex assessore e consigliere comunale Antonio Lazzarini, memoria storica di Vidalengo, che ha affidato il restauro - offerto da alcuni fedeli - a Fidia Toffetti, figlio del maestro Mario Toffetti, scultore e pittore d’arte sacra di Mozzanica, morto nel 2013.
"Nel 1953 con l’enciclica “Fulgens Corona” Papa Pio XII ordinò la proclamazione dell’Anno Mariano 1954 per commemorare la definizione del Dogma dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria - ha raccontato - in quell’anno don Sainini, parroco dal 1949 al 1970, dopo la ristrutturazione dell’oratorio e la venuta delle suore gianelline (da Sant’Antonio Maria Gianelli ndr.) mise a ricordo dell’Anno Mariano la nuova statua della Madonna col Bambino. Ho voluto che tornasse alla sua bellezza originale e recuperarne la storicità. Peccato non essere riusciti a risalire al nome dell’artista che la scolpì. La parrocchia ha scelto di collocarla accanto alla chiesa a protezione della comunità, dopo questi ultimi due anni difficili».