Via Carlo Porta, continua la mobilitazione e la raccolta di firme
Sabato 5 giugno il comitato promotore sarà in piazza Setti ospitato dal Mercato della Terra di Slow Food.
Via Carlo Porta, continua a Treviglio la mobilitazione e la raccolta di firme per trasformare l'area, inserita nel piano delle alienazioni, in un parco urbano.
Via Carlo Porta
Sabato 5 giugno, dalle 10.30, in piazza Setti, si terrà un nuovo appuntamento nel contesto della mobilitazione cittadina e associativa volta alla salvaguardia del terreno di via Carlo Porta. Infatti, nonostante durante l’ultimo Consiglio comunale sia stata dichiarata, dall’assessore Alessandro Nisoli, la volontà dell’Amministrazione di non vendere il terreno, il lotto resta nel piano alienazioni per edificazione di tipo commerciale. Per gli organizzatori resta quindi concreta la possibilità che il terreno diventi oggetto di cementificazione.
1800 firme
Nelle scorse settimane è stato consegnato in Comune l’elenco delle 1800 adesioni alla raccolta firme organizzata da "#Faremeglio" per la realizzazione in via Carlo Porta "di un’area verde dedicata al benessere psico-fisico, attraverso un progetto in grado di far dialogare la tutela dell’ambiente e della salute con l’impegno sociale". "Tuttavia - fanno sapere i promotori - non si interrompono le proposte di attivismo ‘dal basso’ per portare alla luce questo progetto eco-logico. Al contrario, il nuovo incontro pubblico vedrà i portavoce dell’iniziativa, l’avvocato e Consigliera comunale Laura Rossoni e Stefano Rozzoni, oltre a diverse associazioni ambientaliste trevigliesi, rafforzare il filo diretto con la cittadinanza in relazione ai temi dell’ambiente e della salute".
Slow Food
L’appuntamento verrà ospitato all’interno del Mercato della Terra di Treviglio, un evento organizzato dalla Condotta Slow Food Bassa Bergamasca e dalla nutrita comunità di produttori del territorio, nell’area adiacente a Piazza Setti, in Viale del Partigiano. “Riteniamo doveroso continuare a impegnarci per ‘salvare’ il terreno di via Carlo Porta, il cui rischio di cementificazione è tutt’altro che scampato. I cittadini e le associazioni hanno espresso un chiaro segnale all’Amministrazione attraverso il successo della petizione, che non può restare inascoltato - spiega Laura Rossoni. Ho constatato che un numero crescente di persone desidera appoggiare la nostra iniziativa dedicata al terreno di via Carlo Porta. In molti mi hanno contattato nei giorni scorsi chiedendo di partecipare alla petizione.
Prosegue la petizione
"Anche in relazione a ciò - prosegue Rossoni - si è deciso di lanciare la raccolta firme in formato cartaceo per dare all’Amministrazione un segnale ancora più evidente del dissenso dei cittadini rispetto alla cementificazione del terreno di via Carlo Porta. D’ora in poi, saremo attivi con regolarità nelle piazze e durante il mercato per raccogliere l’esigenza del territorio di un’area verde strutturata in favore degli studenti del polo Cantoni-Weil-Oberdan-Archimede, dei trevigliesi, e per preservare l’unico ‘cannocchiale’ sulla campagna all’interno del viale”.
“Sarà anche l’occasione per soffermarsi su quelli che, a mio avviso, appaiono come dei paradossi in relazione al cosiddetto ‘parco’ dell’ex-cava Vailata, in relazione al quale, alla luce dell’ultimo Consiglio, nutro sospetti di futura cementificazione, sia in qualità di cittadino che di ricercatore nell’ambito dell’ecocritica”, ha aggiunto Stefano Rozzoni.