Via agli scavi per trovare i resti della Civitas Leuceris
I lavori sono iniziati venerdì alle ore 8 alla presenza dell’archeologa incaricata, dell’ispettore della Soprintendenza, della proprietà, del tecnico comunale e del sindaco.
Scavi archeologici scoppia la pace dopo la tempesta. E’ iniziata ieri, venerdì 7 ottobre, l’indagine preliminare per verificare potenziale archeologico a Cividate, in località Campiveri tra la cappella di San Michele, l’ex piazzola ecologica e il bosco didattico.
La svolta
Una svolta che mette fine agli scontri che hanno caratterizzato la vicenda, e che ha visto da una parte il professore e storico Riccardo Caproni, che si è interessato dell’indagine, promuovendola all’Amministrazione. Dall’altra una parte della Giunta comunale, che in prima battuta si era opposta agli scavi, ma che grazie alla mediazione del sindaco Gianni Forlani ha riveduto la posizione.
Il commento del sindaco
"Ho il piacere di comunicare che la giunta comunale di Cividate al Piano, dopo aver analizzato i risultati dello studio di fotointerpretazione archeologica effettuato dalla società C&V.- ha detto il sindaco di Cividate - Letta la comunicazione della Soprintendenza archeologica Belle Arti e Paesaggio che giudica “…. opportuno che sull’area siano effettuati sondaggi archeologici preliminari funzionali a verificare il potenziale archeologico del sottosuolo”; dopo aver analizzato le dovute procedure da seguire e trovate le disponibilità economiche necessarie, la Giunta ha deciso di dare inizio agli scavi archeologici preliminari nell’area interessata".
I lavori sono iniziati venerdì alle ore 8 alla presenza dell’archeologa incaricata, dell’ispettore della Soprintendenza, della proprietà, del tecnico comunale e del sindaco. Le operazioni dovrebbero terminare entro stasera, sabato 8 ottobre, come da accordi con la proprietà del terreno e il Comune si impegna a chiudere gli scavi anche in presenza di ritrovamenti. L’archeologa alla fine dei lavori fornirà alla Soprintendenza e al Comune una dettagliata relazione sul risultato degli scavi e degli eventuali reperti trovati.
Cosa ci si aspetta?
"Si prospettano questi scenari possibili di ritrovamenti – ha detto il sindaco Forlani - Le fondamenta di vecchie costruzioni rurali dei secoli scorsi senza rilevante valore storico, prima dell’ultima guerra erano ancora visibili dei ruderi. Oppure resti di edifici pubblici più antichi di epoca medievale o romana, i cui reperti potrebbero essere oggetto di successivi studi. Recentemente alcuni studiosi hanno identificato Cividate al Piano con la civitas Leuceris della Tasbula Peutingeriana del IV secolo d.C. In questo caso l’Amministrazione valuterà in seguito come organizzare la fase successiva con la proprietà e gli enti preposti. Ultima ipotesi, reperti molto importanti che necessitano il coinvolgimento degli enti a livello nazionale; in questo caso il sito verrà comunque provvisoriamente chiuso e si aprirà l’iter in accordo con la soprintendenza che ci indicherà come procedere. Sarà cura di questa Amministrazione comunicare alla stampa i risultati di questa verifica".