Una "seconda pelle" di legno per efficientare gli edifici: il progetto di Marlegno e UniBg
Nasce da un progetto dell'azienda di Bolgare (Bg) il "Guscio"
L’università di Bergamo e un’azienda della pianura bergamasca specializzata in costruzioni e tecnologie in legno per l’edilizia, insieme per dare una nuova vita ad una palazzina di appartamenti di proprietà dell’Aler. Succede a Prevalle, in provincia di Brescia, dove la “Marlegno” di Bolgare ha ultimato recentemente il cantiere di un innovativo progetto di riqualificazione energetica e sismica su un edificio di case popolari. La struttura, due piani fuori terra, è stata interamente rivestita tramite un “Guscio”: questo il nome commerciale della tecnologia “green” utilizzata dall’azienda bergamasca, e che si basa interamente su pannelli di legno.
Una seconda pelle ingegnerizzata: il progetto di Marlegno
“Guscio” è in pratica “una seconda pelle ingegnerizzata” prodotta da Marlegno con la triplice funzione di cappotto energetico, involucro antisismico e nuova superficie per il restyling architettonico. “Può essere personalizzato sulla morfologia del singolo edificio e si assembla sulla struttura esistente come se fosse un enorme puzzle 3D. E, a fine vita, si smonta e si ricicla” spiega l’azienda.
“Il progetto ha riguardato la riqualificazione strutturale ed energetica di un edificio di social housing – spiega in una nota l’azienda - Marlegno e il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università di Bergamo si sono occupate della riqualificazione e sensorizzazione dell’edificio, per mezzo di un innovativo processo di prefabbricazione costituito da pannelli in legno coibentati e connessi tra loro e alla struttura. La soluzione comporta la realizzazione di un esoscheletro a guscio stratificato, interamente prefabbricato in azienda e messo in opera a secco, collegato all'edificio e alle fondazioni mediante connessioni standardizzate e facilmente smontabili. Il sistema si applica dall'esterno, senza necessità di trasferimento temporaneo dei residenti. Una tecnica innovativa progettata secondo principi di Life Cycle Thinking, installabile dall’esterno, smontabile e riciclabile a fine vita”.
La palazzina Aler di Prevalle (Bs) prima dell'intervento
Il progetto della palazzina di Prevalle
Il render del progetto della palazzina Aler di Prevalle
Il cantiere a Prevalle allestito da Marlegno, azienda di Bolgare
La conclusione dei lavori
Un laboratorio di monitoraggio con l’Università di Bergamo
Durante il cantiere è stato anche creato un “Living lab UniBg”: il fabbricato è stato dotato di sensori con lo scopo di monitorarne da remoto la salute strutturale ed i consumi energetici dei quattro appartamenti che lo compongono. L’università di Bergamo ha quindi sviluppato gli algoritmi per il monitoraggio sismico e Italtel si è occupata dello sviluppo della piattaforma in cui convogliano i dati rilevati dai sensori.
Un progetto virtuoso di collaborazione Impresa-Università che farà scuola, così come – recentemente- era accaduto per un’altra riqualificazione simile, nata dalla sinergia tra UniBg e Marlegno: la riqualificazione della palestra dell’Istituto scolastico “Don Milani” di Brescia.
“L’intervento di Prevalle, come pure la riqualificazione della palestra di Brescia, sono il risultato di una lunga e intensa collaborazione tra Marlegno e Università di Bergamo, durante la quale sono state messe a sistema competenze tecniche ed esperienze complementari in ambito produttivo e di ricerca, pervenendo ad una soluzione innovativa che rappresenta un reale contributo alla trasformazione sostenibile dell’ambiente costruito - spiega Alessandra Marini, professoressa di Tecnica di Costruzione del Dipartimento di Ingegneria e Scienze Applicate dell’Università di Bergamo - Questi casi studio, resi anche possibili dai contributi di Regione Lombardia, hanno permesso un lavoro di finalizzazione delle tecniche in corso di studio da anni sul recupero integrato degli edifici esistenti tramite esoscheletri, anche concepiti in ottica Life Cycle Thinking, cioè ispirati a principi come la prefabbricazione spinta, la standardizzazione e la riutilizzabilità degli elementi al fine vita. La collaborazione, grazie alla vasta competenza aziendale di Marlegno nel mondo delle costruzioni in legno, ha permesso di trasformare queste soluzioni in interventi reali, armonizzando i concept teorici con la risoluzione delle problematiche tecnico-economiche di cantiere.”
I sensori installati dal Living lab dell'Università di Bergamo, insieme a Marlegno
I risultati delle misurazioni su temperatura e umidità effettuati dal Living lab dell'Università di Bergamo, insieme a Marlegno
Come è nato il Guscio di Marlegno
Il sistema innovativo di Marlegno, commercializzato oggi con il nome “Guscio”, inizia dallo sviluppo sperimentale dei progetti di ricerca: AdESA, Adeguamento Energetico, Sismico ed Architettonico degli edifici esistenti, coordinato da Marlegno in collaborazione con le Università di Bergamo e Brescia, con Harpaceas ed Edilmatic, e il progetto LegnAttivo, coordinato da Eurac Research e sviluppato insieme ai partner Fraunhofer Italia ed Atrium per la Provincia autonoma di Bolzano. “Il sistema rappresenta un nuovo modo di concepire le costruzioni riqualificando in legno in modo celere e poco invasivo per gli abitanti, il patrimonio esistente ed estendendo la vita utile di quegli edifici non progettati per durare nel tempo. Oltre che a Prevalle e a Brescia, è stato utilizzato anche per il villaggio Badia di Brescia .