Treviglio

Una raccolta fondi per aiutare il prete che vive da eremita

Aveva lasciato l'oratorio Sant'Agostino di Treviglio per trasferirsi sulle montagne lecchesi

Una raccolta fondi per aiutare il prete che vive da eremita
Pubblicato:

Sulle pendici del maestoso Monte Legnone, a Pagnona (Lc), sta nascendo un progetto speciale che unisce spiritualità e natura. Il protagonista di questa iniziativa è don Raffaele Busnelli, eremita diocesano che molti ricorderanno alla guida dell’oratorio Sant’Agostino di Treviglio alcuni anni fa, dopo aver raccolto il testimone di don Maurizio Tremolada.

Don Raffaele Busnelli

Don Raffaele Busnelli ha infatti deciso di trasformare un vecchio alpeggio in un accogliente rifugio per persone singole, famiglie, gruppi scout e parrocchiali. L'obiettivo è creare uno spazio dove vivere un ritiro spirituale immersi nel silenzio e nella bellezza naturale delle montagne. Don Raffaele, ordinato nel 1999 dal Cardinale Carlo Maria Martini, ha trascorso più di un decennio dedicandosi alla parrocchia di Cologno Monzese e, successivamente, quella di  Treviglio. Tuttavia, pur svolgendo molteplici attività, sentiva il bisogno di dedicare sempre più tempo alla preghiera e al silenzio. Dopo un lungo periodo di discernimento, accompagnato dal cardinale Dionigi Tettamanzi e dal monaco don Ezio Brambilla, ha deciso di intraprendere un cammino che lo ha portato a scoprire la montagna lecchese come luogo ideale per il suo eremo.

Eremita dal 2012

La località dove si è trasferito don Raffaele Busnelli

Nel 2012, Don Raffaele ha trovato il suo posto tra le vette, in un piccolo borgo di vecchie stalle. Qui ha iniziato a costruire il suo eremo, dedicandosi con passione alla realizzazione di uno spazio di spiritualità. Oggi, con il supporto di numerosi volontari, sta ristrutturando una baita per offrire un ambiente ancora più accogliente e funzionale per i suoi ospiti. Per sostenere i lavori di ristrutturazione, è stata avviata una raccolta fondi su "GoFundMe". L'obiettivo è raccogliere 35 mila euro, una somma necessaria per coprire le spese relative alla progettazione, ai materiali da costruzione, agli impianti e agli infissi. Fino a oggi, sono stati raccolti 2.600 euro e don Raffaele aggiorna regolarmente i suoi sostenitori, condividendo fotografie e dettagli sui progressi dei lavori. «Stiamo andando passo dopo passo, ma il supporto dei volontari è fondamentale», ha dichiarato il sacerdote, sottolineando l'importanza della comunità nel portare avanti il progetto. Chiunque voglia contribuire a questa causa e sostenere la realizzazione di questo rifugio di pace, può farlo collegandosi qui.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali