Una nuova RSA per la città di Romano: più grande, più sicura, più efficiente
Il 17 Giugno aprirà il cantiere per il raddoppio e la riqualificazione della RSA Opere Pie G.B. Rubini, finanziata da KCS Caregiver Cooperativa sociale
Il 17 Giugno aprirà il cantiere per il raddoppio e la riqualificazione della RSA Opere Pie G.B. Rubini, finanziata da KCS Caregiver Cooperativa sociale.
Nuovi servizi
L’attuale Consiglio di Amministrazione della Fondazione Opere Pie Giovanni Battista Rubini e quello precedente, hanno sempre avuto chiaro che la Residenza Sanitaria Assistenziale (RSA) Opere Pie Riunite G. B. Rubini è un patrimonio prezioso di tutta la comunità di Romano di Lombardia, che offre un’insostituibile risposta ai bisogni degli anziani del nostro territorio e dei loro familiari.
“Purtroppo tali Consigli avevano ereditato una Fondazione con un bilancio in gravissima difficoltà, perché nessuno delle precedenti gestioni aveva affrontato il limite oggettivo della RSA: la limitata capacità ricettiva della struttura, che può accogliere solo 45 ospiti. - ha detto il presidente della Fondazione Abramo Bonomini - È infatti dimostrato che attività di questo tipo sono oggi economicamente sostenibili solo a condizione di superare una soglia critica che si attesta intorno ai 75 posti letto. Con l’obiettivo di sanare queste difficoltà di bilancio e tutelare il patrimonio della Fondazione Rubini per il futuro dei romanesi, nel 2022 l’attuale Consiglio di Amministrazione ha affidato la gestione della RSA a KCS Caregiver Cooperativa sociale, cooperativa del settore con cui Fondazione collabora dal 2019, con la formula dell’affitto temporaneo del relativo ramo d’azienda”.
Accordo con KCS
Nel quadro di quell’accordo rientrava l’impegno di KCS Caregiver Cooperativa sociale di investire sulla struttura della RSA per raddoppiarne la ricettività e riqualificarne ambienti e servizi.
“Oggi siamo orgogliosi di annunciare che il 17 Giugno aprirà il cantiere per questo intervento. Grazie quindi ad una stretta e fiduciaria partnership e ad un intervento di oltre tre milioni di Euro, la RSA passerà da 45 a 87 posti letto, realizzando sei nuove camere a due posti al primo piano e quindici nuove camere a due posti al secondo piano. - ha detto Bonomini - La nuova RSA potrà contare su una nuova area palestra, di un’ampia area di socializzazione, una nuova sala pranzo e grazie a un intervento di efficientamento strutturale, sarà più sicura da un punto di vista sismico. Inoltre, per garantire una maggiore sostenibilità economica a lungo termine, la RSA sarà totalmente efficientata da un punto di vista energetico grazie anche all’ allacciamento alla rete del teleriscaldamento”.
L’intervento
Questo intervento, nelle intenzioni del Consiglio di Amministrazione, sarebbe dovuto partire nel 2020, ma la pandemia e le sue conseguenze sanitarie ed economiche hanno costretto a rinviare l’inizio dei lavori. Questa terribile esperienza ha permesso di migliorare il progetto originario prevedendo un reparto specifico per la gestione di eventuali situazioni pandemiche o per la necessità di gestione di ospiti in provvisorio isolamento.
“Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Opere Pie G.B. Rubini esprime dunque il proprio orgoglio e la propria soddisfazione per aver posto le condizioni e avviato il processo che permetterà di consegnare alla città di Romano e ai cittadini romanesi una RSA più grande, più sicura e più efficiente. - ha detto Bonomini -Ringraziamo i tecnici e tutti i collaboratori che hanno contribuito a rendere possibile l’avvio di una nuova epoca per i servizi sociali offerti ai cittadini romanesi di oggi e delle future generazioni".
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