"Una canzone per Verdellino e Zingonia: così il paese ricorda Vincenzo Valois
Durante la serata è stata anche consegnata una targa in memoria della 49enne Laura Ferrari
Musica e commozione per ricordare Vincenzo Valois. Sabato sera, nel parco dell’Auser, è andata in scena la quinta edizione di "Una canzone per Verdellino Zingonia", il festival canoro nato proprio dall’estro di Vincenzo Valois, vicepresidente dell’Auser ed ex consigliere comunale vittima del Covid nella primavera del 2020.
Sul palco per Vincenzo
Un grande successo, come ormai da tradizione, che ha visto sul palco una rosa di cantanti selezionati, i ragazzi del centro diurno disabili e giovani promesse come Marika Damiani che a soli 12 anni si è aggiudicata l’edizione 2023.
"Sono felice che la “sua” gente lo voglia ricordare con tanto affetto - ha commentato il figlio Umberto, che oggi siede al suo posto in Consiglio comunale (e provinciale) - A papà Vincenzo piaceva molto la musica, suonava la chitarra e anni fa aveva anche una band “I cobra” con cui si esibiva per diletto. Ringrazio tutti per aver riconosciuto il suo ruolo nel sociale, nella politica e nella cultura".
I ringraziamenti sono andati al presidente dell’Auser Nello Di Giovanni, al vice Vincenzo Polese con il direttore artistico Walter Sannoner, Enzo Guarino e Silvia.
"La serata è riuscita benissimo con un livello artistico sopra le aspettative - ha commentato Di Giovanni - Ci sembra doveroso ricordare un grande amico portando avanti l’appuntamento a lui più caro".
"Ciao nonno, non ti dimenticherò mai"
Momenti di grande commozione quando sul palco sono saliti i nipoti Vincenzo e Antonino che hanno letto un messaggio dedicato al nonno.
"Nella mia via c'è stato un uomo speciale, che mi ha insegnato quelle cose che nella vita servono sempre, quelle che ti aiutano a rialzarti quando cadi e a non perdere mai la speranza quando tutto va storto - ha detto Vincenzo - Un uomo che mi ha insegnato che la famiglia è vita e va difesa con i denti. Quest'uomo è nonno Vincenzo, il mio supereroe".
"Ti sento dentro il mio cuore, mi manchi nonno - ha proseguito Antonino - sto provando a essere forte solo per te. Ciao nonno non ti dimenticherò mai".
Una targa per Laura Ferrari
La serata è stata anche l’occasione per consegnare all’ex maresciallo Mirko Rossi, colonna della Sorveglianza Italiana, una targa in ricordo della moglie Laura Ferrari scomparsa improvvisamente lo scorso mese a 49 anni. L'infermiera, che lavorava alla cooperativa Itaca di Spirano, lo scorso 30 aprile, si trovava a cavallo all'interno di un maneggio quando si era sentita improvvisamente male. Si era accasciata a terra senza più riprendere conoscenza e nonostante l'immediato l’intervento dei soccorsi e il trasporto d’urgenza al Papa Giovanni di Bergamo, per lei non c’era stato nulla da fare. Il suo cuore aveva poi smesso di battere dopo due giorni. Al suo capezzale il marito, maresciallo in pensione dopo una vita nelle fila delle guardie particolari giurate e ora volontario della Protezione civile di Dalmine.
Auser sotto la lente della Locale
Una serata perfetta, insomma, turbata solamente - ma senza conseguenze - dai controlli della Polizia locale. Gli agenti, infatti, hanno fatto visita alla festa per ben tre volte per controllare i permessi.
"Ho presentato tutte le richieste, la Scia, c’è una delibera di Giunta che dà l’ok all’evento e ho ricevuto tutte le autorizzazioni - ha chiarito Di Giovanni - Non capisco il senso di questi controlli, che hanno indagato persino su chi stava cucinando le salamelle (tra l’altro un volontario della Protezione civile dotato di Hccp, ndr). Io continuerò a portare avanti questa festa e questo impegno, nel nome dell’amico Vincenzo".
Un comportamento che non è sfuggito al consigliere di "Insieme per cambiare" Umberto Valois.
"Il problema non sono certo i controlli, quando tutto è in regola non c’è da preoccuparsi - ha commentato - ma tre passaggi sono sembrati un po’ eccessivi, come se si volesse trovare per forza qualche irregolarità andando a colpire un’associazione di volontariato quale è l’Auser".