Un romanese trionfa l’Hackathon power the Change” dell’Università di Bergamo
Il giovane Edoardo Leo, residente a Romano ha vinto il concorso ideato dall’Ateneo bergamasco per promuovere la sostenibilità.
Il giovane Edoardo Leo, residente a Romano ha vinto il concorso ideato dall’Ateneo bergamasco per promuovere la sostenibilità.
Hackathon power the Change
Ideare e e sostenere progettualità innovative e circolari: questo l’obiettivo dell’hackathon, che si è svolto per due giorni, il 10 e l’11 maggio all’università di Bergamo. L’hackathon infatti è stato pensato per far nascere e concretizzare progettualità sostenibili che valorizzino le opportunità derivanti dalle nuove tecnologie in ambito energetico, ambientale ed idrico. Nello specifico, sono state pianificate cinque challenge: teleriscaldamento, risorsa idrica, comunità energetiche e rifiuti tessili.
I progetti vincitori
Durante le giornate i diversi team hanno terminato di preparare i loro progetti presentati davanti ad una giuria che ha sancito i vincitori , tra cui il romanese Edoardo Leo, che uno per ogni challenge, hanno successivamente presentato le loro brillanti idee davanti al pubblico dell’hackathon “Power The Change!”.
Per la challenge sul Teleriscaldamento ha vinto il team Blue Illustrated Energy Climate Chang il loro progetto consiste nella progettazione di sistemi efficienti per catturare e trasferire il calore emesso dai data center in modo affidabile e sicuro. Per la challenge sulla Risorsa idrica ha vinto il team Sistema modulare di robot per reti idriche: il loro progetto consiste in un sistema modulare di robot in grado di efficientare le rete idrica italiana riducendo gli sprechi. Per la challenge sull’Università smart e sostenibile ha vinto il team New Easy UniBgi. Il loro progetto consiste nell’aggiornamento di una nuova app dedicata all’Università di Bergamo, sfruttando la tecnologia nella creazione di campus più verdi, sicuri e inclusivi. Per la challenge sui Rifiuti tessili ha vinto il team B2E. Il loro progetto consiste in un servizio per gli studenti dell’Università di Bergamo per scambiare vestiti in buone condizioni, oltre che smistarli, catalogarli e trasformarli. Infine, una giuria popolare ha eletto New Easy UniBg, sulla challenge dell’Università, vincitore assoluto dell’hackathon.
L'Università
La giornata si è poi conclusa con i saluti dell’Università di Bergamo da parte di Stefano Tomelleri – Prorettore alla progettazione partecipata, e di A2A, da parte di Michele Rota - Responsabile Sviluppo Teleriscaldamento di A2A Calore & Servizi.
“Non è banale riuscire a vivere e organizzare momenti come questo, in cui studenti, docenti, aziende e società convivono in sinergia e riescono a produrre qualcosa di significativo – ha dichiarato Stefano Tomelleri, Prorettore alla progettazione partecipata di Ateneo dell’Università di Bergamo. – Bisogna dar valore a esperienze tanto immersive: speriamo che tutti i partecipanti siano giunti alla fine del percorso con la consapevolezza di aver generato qualcosa di importante”.
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