Treviglio

Un libro per raccontare le storie "senza tempo" delle vecchie glorie trevigliesi

Verrà realizzato grazia alla collaborazione tra il comitato "Custodi della memoria" e la Fondazione Anni Sereni

Un libro per raccontare le storie "senza tempo" delle vecchie glorie trevigliesi
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Le storie senza tempo delle vecchie glorie trevigliesi. E’ questo il filo conduttore del volume che verrà realizzato in collaborazione tra il comitato "I custodi della memoria" e la Fondazione "Anni Sereni" (che gestisce la casa di riposo cittadina), e il prezioso contributo dell’artista Bruno Manenti.

Vecchie glorie trevigliesi

Nella mattinata di lunedì4 marzo, nella sede della Fondazione, è stato presentato un progetto tanto pratico quanto significativo. Un’iniziativa, nata dalle riflessioni dei membri del Comitato "Custodi della Memoria", che mira a connettere il passato e il presente attraverso la condivisione delle storie degli ospiti della Casa Albergo trevigliese.
Roberto Fabbrucci, referente del Comitato, ha evidenziato una realtà toccante: molti ospiti della struttura, che in passato hanno avuto un ruolo attivo nella comunità, si trovano ora in una fase della vita dove la partecipazione sociale è limitata. L'intenzione di ritessere i legami umani e di valorizzare le loro esperienze ha dato vita all'idea di creare un libro. Questa pubblicazione, contenente le storie di circa 40-60 ospiti raffigurati attraverso le parole di Fabbrucci e le caricature di Bruno Manenti, si propone di essere uno strumento per rafforzare il senso di comunità.

La copertina del libro

Raccolta fondi per la Rsa

"Il libro non sarà semplicemente un oggetto da leggere e guardare - ha spiegato Fabbrucci - ma anche un mezzo per raccogliere fondi volti a migliorare le infrastrutture della sala riunioni della Casa, rendendo così gli incontri più accessibili e piacevoli per tutti gli ospiti, indipendentemente dalla loro posizione nella stanza".

Sostenuto con entusiasmo da Augusto Baruffi, presidente della Fondazione, e da Amanda Berardi, responsabile dell'animazione, il progetto sottolinea l'importanza dell'impegno comunitario non solo per arricchire la vita quotidiana degli ospiti, ma anche per promuovere un senso di cultura e solidarietà.

Un tributo alle vite degli ospiti della Rsa

Fabbrucci, con la sua lunga esperienza giornalistica e autore di volumi sulle storie locali, si impegna a raccogliere e narrare le esperienze degli ospiti, mentre Manenti, noto per la sua abilità nel catturare l'essenza delle persone attraverso l'arte delle caricature, collaborerà per dare vita a ritratti che rispecchiano la personalità e le storie di ciascun ospite.

"Il progetto del Comitato Custodi della Memoria e della Fondazione Anni Sereni - ha concluso Roberto Fabbrucci - non è solo un'iniziativa per il miglioramento infrastrutturale, ma è anche un tributo alle vite degli ospiti, un modo per onorare la loro storia e mantenere viva la loro presenza all'interno della comunità".

La combinazione di competenze organizzative, narrative e artistiche di Fabbrucci e Manenti è il motore di questo progetto, che celebra la ricchezza della comunità attraverso la condivisione delle storie personali.

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