Un argine di 1,2 km proteggerà l'abitato dalle piene del Serio
Il progetto redatto da "Aipo" e finanziato con 2,5 milioni di euro da Regione Lombardia fungerà anche da regolatore dei flussi e dei livelli dell’acqua nel complesso reticolo idrico del paese
Proteggerà l'abitato di Mozzanica, nella zona sud-est che è quella a maggior rischio allagamenti, dalle piene del Serio, regolando anche il complesso sistema del reticolo idrico minore delle rogge che attraversano Mozzanica. Pronto lo studio di fattibilità tecnico-economica redatto da "Aipo" e finanziato con 2,5 milioni di euro da Regione Lombardia.
Un argine proteggerà Mozzanica dalle piene del Serio
Un argine lungo circa 1,2 chilometri che si svilupperà a ridosso dell’abitato di Mozzanica nella zona sud-est del territorio comunale, quella più a ridosso del fiume Serio, a protezione dal rischio allegamenti legato alle piene e alle esondazioni del fiume. Ma che fungerà anche da regolatore dei flussi e dei livelli dell’acqua nel complesso reticolo idrico di cui è ricco il territorio stesso di Mozzanica. E’ questo l’intervento di regimentazione idraulica studiato per erigere una "barriera" di protezione all’abitato nelle sue zone con maggiore criticità in caso di allagamenti, racchiuso in uno studio di fattibilità tecnico-economica (l’equivalente del livello definitivo dei progetti nel vecchio Codice Appalti) fatto eseguire ad un team di ingegneri dalla Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo).
L’Agenzia ha di recente presentato il progetto agli Enti coinvolti, Regione Lombardia, Autorità di Bacino, Comune di Mozzanica, Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e Parco del Serio, che verranno convocati ad una Conferenza di Servizi per rendere poi esecutivo il progetto e di seguito appaltare e realizzare i lavori.
Da Regione un finanziamento di 2,5 milioni di euro
Un’opera inserita nel 2022 nel piano regionale degli "Interventi urgenti e prioritari per la difesa del suolo e la mitigazione dei rischi idrogeologici del territorio lombardo nonché opere per la riduzione degli impatti negativi derivanti dalle alluvioni" per il quale il "Pirellone" per progettare e realizzare l’intervento ha stanziato in due tranches 2,5 milioni di euro complessivi. L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Bruno Tassi, giunta a metà del suo mandato due anni e mezzo fa, aveva chiesto a Regione Lombardia delle risorse per affrontare seriamente la riduzione del rischio idraulico sul proprio territorio. Un territorio particolare, bello ma allo stesso tempo complicato e fragile, dove due modelli idraulici quelli del fiume Serio e del sistema di rogge interne al paese sono tra loro dipendenti e che in occasione delle piene del Serio divengono sempre più conflittuali e possono diventare pericolosi, sia per la vita delle persone, sia per le loro proprietà.
La realizzazione di questo argine è stato ritenuto una priorità da Regione Lombardia che già nel 2022 aveva stanziato 1,165 milioni di euro per l’opera che nel Piano di interventi strutturali per la mitigazione del rischio idrogeologico 2023/2025 - per il quale l’Esecutivo lombardo ha investito 15,4 milioni di euro, andando a finanziare 11 progetti in bergamasca - ha ricevuto un secondo finanziamento da 1,335 milioni.
Il sindaco di Mozzanica: "Opera importante e strategica"
L’iter per la messa in sicurezza idraulica dell’abitato di Mozzanica procede per la soddisfazione del sindaco Bruno Tassi.
"Considero l’intervento un’opera importante e strategica per rendere sicure le abitazioni e in primo luogo gli abitanti che risiedono in tutta la parte di paese posta ad est di via Circonvallazione - ha commentato il primo cittadino -. Sottolineo che alcune nostre zone, sopratutto le vie Ghilardi, Cominoni, Carozzi, Manusardi e Marconi ricadono nel Piano di Gestione del Rischio Idraulico addirittura in zone con rischio idraulico R3 e R4, il grado massimo di rischio".
Il sindaco Tassi è poi entrato nel merito del progetto redatto dagli ingegneri incaricati da "Aipo".
"L’argine si snoderà nelle immediate vicinanze del lato est della Roggia Frascata, dalla Statale 11 al ponte dell’Alchina di via Crema e proteggerà l’abitato. Avrà un’altezza compresa tra il metro e il metro e mezzo. Oltre ad essere un elemento di disconnessione idraulica tra i modelli idraulici del fiume Serio e quelli delle Rogge, dotato di un sistema di chiuse poste nei pressi della Frascatella e del Sorratore, l’argine sarà anche l’occasione per aumentare le opportunità di fare attività all’aria aperta, e godere del paesaggio di Mozzanica da nuove prospettive, ci saranno dei percorsi alberati da fare a piedi ed in bicicletta che verranno gestiti dal Parco del Serio".
L’opera, a sud del territorio di Mozzanica andrà a interessare anche una porzione di parco che si trova lungo la via Cerchia delle Mura.
"Il tracciato dell’argine interessa anche l’area pubblica degli orti e del parco dove è ospitata la festa degli Alpini. Per tale motivo, abbiamo incaricato lo studio “Agricovo” di riprogettare l’area pubblica del Parco degli Alpini e degli orti, ed abbiamo presentato una prima proposta agli assegnatari degli orti e ai rappresentanti della sezione locale degli Alpini, per avere le loro impressioni, ricevere idee, e condividere le soluzioni - ha concluso il primo cittadino -. All’interno della soluzione proposta, che coinvolge anche il limitrofo terreno comunale, verrà riorganizzata tutta l’area mantenendo le attuali funzioni e considerando al tempo stesso l’opportunità di fare nuove piantumazioni, conservando la possibilità di continuare a svolgere la festa degli Alpini e ricollocando gli orti comunali leggermente più a sud rispetto alla posizione attuale".
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