In auditorium BCC

Treviglio, la pianura e il suo sviluppo al centro di un Polo di ricerca con UniBG

Presentato il progetto di ricerca che punta a coinvolgere ai tavoli di lavoro Istituzioni, Enti, imprenditori, operatori economico-sociali e istituti scolastici

Treviglio, la pianura e il suo sviluppo al centro di un Polo di ricerca con UniBG
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L'Università di Bergamo "ritorna" in città, a Treviglio e nella pianura bergamasca, con il progetto di un Polo di ricerca sul suo sviluppo futuro. L'iniziativa è stata presentata stamattina nell'auditorium della Bcc Treviglio e si prefigge di coinvolgere nei tavoli di lavoro - che si concentreranno su mobilità e mobilità dolce, governo del territorio e sistema delle logistiche - Istituzioni, Enti, imprenditori, operatori economico-sociali e istituti scolastici.

UniBG e il Polo di ricerca su Treviglio e la pianura bergamasca

La sviluppo futuro della pianura bergamasca, che ha al suo centro la città di Treviglio, diventa un caso di studio per l’Università di Bergamo. E’ stato presentato stamattina nell’auditorium della Bcc Treviglio il Polo di ricerca per la pianura, un progetto che vede coinvolti Istituzioni, Enti territoriali, industriali e operatori socio-economici, ma anche il mondo della scuola. I temi e le sfide che Treviglio e la pianura bergamasca saranno chiamati a gestire e coordinare nei prossimi anni li hanno declinati i ricercatori dell’ateneo cittadino - nella Giornata nazionale delle Università - e toccano principalmente tre argomenti di studio: la mobilità e la mobilità leggera; il governo del territorio; il sistema delle logistiche. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Juri Imeri.

"Perché il Polo di ricerca dell’Università di Bergamo a Treviglio? - ha dichiarato il primo cittadino -. La nostra è un’area geografica che corre molto veloce e sa fornire diversi servizi e opportunità di lavoro e di sviluppo. Il collegamento Brebemi ha inciso molto sulla crescita, ma ha inciso anche la capacità delle Istituzioni di lavorare insieme. Oggi sul nostro territorio c’è un tasso di disoccupazione all’1,9%, a livello “fisiologico” come ci dicono gli economisti, e c’è un tessuto artigianale forte. Il Polo di ricerca toccherà non solo Treviglio ma tutto il territorio, muovendosi nelle aziende, nei Comuni dell’asse Brebemi e potrà avere nella FieraTreviglio un punto di di riferimento per incontri, riunioni e workshop".

Dal rettore di UniBG Cavalieri l'invito a collaborare

Il rettore dell’Università di Bergamo Sergio Cavalieri ha raccontato la nascita del Polo di ricerca per la pianura.

"E’ un progetto corale a cui l’Università sente il dovere di dare il suo contributo con un percorso strutturato che porta avanti quello che si è già fatto. C’è già un protocollo d’intesa tra “Crui” (Conferenza dei rettori università italiane, ndr) e Anci, e anche questo è un segno di collaborazione con gli Enti territoriali - ha spiegato -. Il Polo lavorerà nella ricerca-azione, con un lavoro di formazione continua per aggiornare le competenze alle nuove tecnologie. Fondamentale sarà la capacità di lavora insieme, guardare al di là della città di Bergamo realtà territoriali diverse che hanno delle sfidabilità importanti per l’Università. Il Polo ha un suo tema di riferimento, lo abbiamo declinato sulla logistica ma è molto di più: guarda a sfide legate alla mobilità, all’housing sociale, anche di fronte, nei prossimi anni, ad un probabile incremento della popolazione. Il progetto prevede una coralità di protagonismo delle forze istituzionali ed economiche, coinvolgendo imprenditori, cooperative, operatori economico-sociali. L’auspicio è che sia un Polo “vivo” che ritorni dei contenuti agli stakeholders coinvolti".

La capacità di relazione a cui l’Università punta è stata sottolineata anche da Pasquale Gandolfi, presidente della Provincia di Bergamo.

"Già oggi l’Università di Bergamo è l’Università delle provincia, spina dorsale del territorio - ha sottolineato nel suo intervento - e oggi avvia un nuovo percorso sulla pianura. La capacità di relazione va mantenuta, è quella che ha portato la provincia di Bergamo ad essere tra le migliori per la qualità della vita. Il Polo territoriale in pianura è fondamentale per coordinare e gestire le sfide dello sviluppo e avere UniBg al fianco di chi amministra è un fattore importante anche per capire le ricadute economiche e sociali di sollecitazioni che avanzano. E penso ai data center e all’agrivoltaico che i nostri amministratori, da soli, non sono in grado di gestire. Sono convinto che Treviglio possa essere un polo costruttivo e attrattivo".

Bcc e imprenditori pronti a collaborare con il Polo di ricerca

Soddisfatto per il ritorno dell’Università in città si è detto il presidente della Bcc Treviglio Giovanni Grazioli.

"E’ il frutto di un lavoro di condivisione, faticoso, portato avanti in questi mesi - ha puntualizzato -. Cosa ci fa una banca in questo progetto? Bcc come banca di comunità ritengo debba avere anche questo ruolo, dando un contributo di idee fattivo, pronta anche a dare sostegno economico e, se necessario, logistico al Polo di studio. E’ emerso chiaro che la cultura e la formazione sono centrali per lo sviluppo delle comunità e del territorio. Si è partiti dalle necessità del territorio, interloquendo con aziende, operatori economici, eccetera, e mi piace sottolineare il metodo usato, di condivisione e co-progettazione".

L’imprenditore Olivo Foglieni, rappresentante per la Pianura ha confermato l’intenzione di Confindustria Bergamo a sedere con gli altri stakeholders al tavolo di studio.

"Confindustria ha grande attenzione per la Pianura, lo confermano gli importanti investimenti fatti nella scuola Enfapi - ha rimarcato -. Dobbiamo ricercare soluzioni per le nostre imprese, che soffrono dal punto di vista della competitività, che siano socialmente sostenibili, ma che ci riportino ad essere competitivi sui mercati anche dell’export".

"Raccogliere ed elaborare i dati in modo oggettivo attraverso il Polo di ricerca avrà un ruolo importante per orientare la gestione e gli investimenti sul territorio - ha dichiarato Claudia Terzi, assessore regionale a Infrastrutture e Opere pubbliche -. Questo si può fare con una grande collaborazione tra amministratori e stakeholders del territorio che ragionano per obiettivi. La collaborazione con il Polo da parte di Regione Lombardia non mancherà".

Tre i tavoli di studio che saranno aperti

Mobilità e mobilità sostenibile, governo e governance del territorio e il sistema delle logistiche. Sono le macro tematiche sulle quali si concentrerà il lavoro di ricerca-azione del Polo per la pianura. Li hanno illustrati durante il convegno in Bcc Treviglio il professor Fulvio Adobati e i colleghi ricercatori - Paolo Malighetti, Sergio Lorenzi, Mario Paris, Roberto Pinto e Alexandra Lagorio - dell’Università di Bergamo, ciascuno per il suo ambito di studio. L’analisi scientifica di ciascun aspetto partirà dalla situazione attuale, raccogliendo dati, proposte e idee al fine di sviluppare soluzioni innovative, sostenibili sia in termini ambientali che socio-economiche. Importanti saranno anche le tematiche tecnologiche sia per quanto riguarda lo sviluppo della mobilità dolce (e in particolare le E-bike), ma anche per quanto riguarda il sistema della logistica che si sta fortemente insidiando sul territorio della pianura bergamasca.

"La sfida sul territorio è partire dall’analisi delle caratteristiche dell’ecosistema logistico locale - hanno sottolineato i ricercatori - per creare azioni migliorative che portino a vantaggi di sostenibilità economica, ecologica e socio-culturale".

Ai tre tavoli territoriali di lavoro amministratori, imprenditori, dirigenti e docenti del mondo della scuola e della formazione, associazioni di categoria e istituzioni potranno aderire per portare il proprio contributo.

"La presenza di un polo di ricerca e di formazione in stretta collaborazione con i soggetti istituzionali e territoriali - ha sottolineato il professor Adobati - interpreta la volontà di comprendere e affrontare, insieme, le sfide che le dinamiche di trasformazione ambientale, economica e sociale pongono al contesto territoriale della media pianura lombarda".

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