Torna la rassegna enogastronomica dedicata ai prodotti del Parco Oglio Nord
Appuntamento a Palazzo Barbò di Torre Pallavicina il prossimo 25 settembre.
Il Parco Oglio Nord organizza dopo due anni di stop causato dall’emergenza sanitaria, il tradizionale appuntamento autunnale che mette in mostra i prodotti agricoli coltivati e allevati sulle sponde del fiume Oglio. Quest’anno la 16esima edizione della manifestazione "I saperi e i sapori del fiume" è ospitata all’interno di Palazzo Barbò di Torre Pallavicina per raccontare il meglio delle produzioni agricole che nascono nei Comuni del Parco. La scelta della storica residenza signorile non è casuale, all’incrocio delle tre province toccate dal Parco.
I prodotti del Parco Oglio Nord
L’intera giornata del 25 settembre (dalle 10 alle 19) prevede un intenso susseguirsi di eventi che accompagnano la mostra dei prodotti tipici. La mattina, ad esempio, si può partecipare ai laboratori di educazione ambientale e alimentare, alla visita guidata del palazzo e del suo meraviglioso parco. Nel pomeriggio piccoli e grandi possono visitare la mostra fotografica allestita dal Parco, Micromondo animale, il Museo della Civiltà contadina e assistere allo spettacolo teatrale di canto, musica e giocoleria. Diversi sono anche i momenti ludico, ricreativi ed olistici organizzati dal Parco per vivere al meglio questa giornata, citandone alcuni: passeggiate a cavallo e battesimo della sella per i più piccoli, pratiche di Qui Gong e Tai Chi; è possibile raggiungere il Palazzo Barbò percorrendo la ciclabile, Greenway dell’Oglio, da Orzinuovi, accompagnati da una guida.
Degustazioni in loco
Sono numerose le specialità che si possono apprezzare lungo il percorso della mostra: dai salumi al vino, dai prodotti da forno a quelli caseari. Le degustazioni previste in particolare all’ora di pranzo, potranno essere l’occasione per scoprire sapori genuini e materie prime di grande qualità. Nei caseifici e nelle cantine, nei laboratori artigianali e nelle fattorie c’è un elemento nuovo: si registrano molti casi di giovani che stanno riscoprendo questi lavori legati alla terra. Una tendenza che è significativa in un’area ad alta industrializzazione come quella di buona parte del territorio del Parco.