Treviglio

Tigli abbattuti a Castel Cerreto, la "Gatta" non molla: "Vogliamo la verità"

Il blog attacca: "Perché la perizia non è pubblica?", l’assessore Mangano: "Gli uffici hanno già risposto"

Tigli abbattuti a Castel Cerreto, la "Gatta" non molla: "Vogliamo la verità"
Pubblicato:

"Aiutaci a scoprire la verità sui tigli abbattuti a Castel Cerreto". Comincia così l’"appello" che Alessandro Iocco, gestore del blog "La gatta Trevigliese", ha rivolto alla stampa e ai cittadini, per capire quale sia il reale motivo che ha spinto l’Amministrazione comunale a sacrificare i tigli secolari, che da più di un secolo davano il benvenuto a chi si recava alla frazione trevigliese arrivando da via Probi Contadini.

Tigli abbattuti

Il fatto risale ai primi di settembre ed ebbe un’enorme risonanza in città. Il Comune, per voce dell’assessore ai Lavori pubblici Basilio Mangano, spiegò che era "emerso che questi due tigli non erano messi molto bene. Inoltre, si trovavano a ridosso di via Canonica e quindi anche pericolosi per l’incolumità degli automobilisti". Da qui la decisione di abbatterli. Il 24 ottobre, Iocco decise quindi di fare un accesso agli atti e inviò una mail certificata al Comune per chiedere "in via formale i risultati della perizia strumentale effettuata sui tigli». «Ho quindi atteso i 30 giorni previsti dalla normativa per una risposta - ha sottolineato Iocco - Ma, non avendo ricevuto alcun riscontro, mi sono rivolto, sempre tramite Pec, al difensore civico regionale. E così il 7 dicembre ho ricevuto la risposta del Comune".

"Restano aperte alcune domande"

Il cui contenuto non ha ovviamente soddisfatto Iocco. Nella missiva era infatti riportato che "le perizie, trattandosi di indagini di natura tecnica-endoprocedimentale redatte da un professionista esterno, costituiscono espressione di attività intellettuale. In sintesi le perizie prevedono che gli alberi sono appartenenti alla classe di rischio CD (elevata)". Ovvero: "Le anomalie riscontrate sono tali da ritenere che il fattore di sicurezza naturale degli alberi sia drasticamente ridotto".

"Rimangono però aperte alcune domande - ha sottolineato il blogger - In primis vorrei capire che cosa vuol dire 'drasticamente ridotto'. Poi mi piacerebbe conoscere il motivo per cui la perizia che ha 'condannato' i due tigli non è stata resa pubblica. E anche capire perché non si è potuto procedere con una contro-perizia. Infine, sarebbe interessante sapere se gli alberi potevano essere curati".

L'assessore: "Niente da aggiungere"

Tutti quesiti a cui, sulla base della risposta fornita dagli uffici comunali, è impossibile dare una risposta.

"Per quanto riguarda il Comune - ha tagliato corto l’assessore ai Lavori pubblici Basilio Mangano - non c’è niente da aggiungere rispetto a quanto hanno risposto gli uffici. E’ stata fatta una perizia strumentale e su quella ci siamo basati".

Seguici sui nostri canali