Sindaco e maggioranza rassegnano le dimissioni, troppo gravi i problemi del bilancio del Comune
Questa mattina il prefetto di Bergamo ha nominato come commissario il Capo di Gabinetto della Prefettura di Bergamo, Viceprefetto Marisa Amabile
Il pesante disavanzo e la situazione complicata in cui versano gli uffici hanno spinto la maggioranza consigliare di Canonica, dopo il confronto con il Prefetto martedì sera, a rassegnare le proprie dimissioni.
Situazione troppo critica, l'Amministrazione si dimette
E' durata meno di sei mesi, l'avventura del sindaco Riccardo Sonzogni e della sua lista, "Un passo avanti", alla guida del Comune di Canonica d'Adda. Troppo pesanti la situazione finanziaria e l'incidenza del significativo disavanzo di bilancio ereditato dalla precedente gestione a guida dell'ex sindaco Gianmaria Cerea, per andare avanti. Così, dopo vari tentativi e un lungo confronto con gli organi competenti e all'interno del proprio gruppo, la maggioranza ha deciso di fare un passo indietro annunciando proprio questa mattina, venerdì 22 novembre, la proprie dimissioni, che hanno implicato anche quelle di Giunta e sindaco.
La lettera ai cittadini
Sonzogni e la sua squadra, nello specifico, hanno tenuto a spiegare le proprie motivazioni alla popolazione canonichese attraverso una lunga lettera aperta, inoltrata anche alla stampa. Eccone di seguito il contenuto:
Gentili concittadini,
Il Comune che abbiamo preso ad amministrare questa estate trascina e intreccia due gravi crisi che, combinate, divengono un circolo vizioso gravissimo: quella di una situazione economico-finanziaria molto severa e quella dell’assenza di personale.
Abbiamo aggiornato i cittadini, tramite assemblea e stampa, su come, mettendo in ordine conti e bilanci nel rispetto della normativa contabile, sia emersa una situazione economico-finanziaria più grave di quanto preventivato e di quanto fosse visibile prima. L’approfondimento di cause e responsabilità supponiamo che continuerà nelle sedi opportune, alle quali è stata trasferita la documentazione in modo trasparente e da cui si avranno risposte e indicazioni. Ma, nell’immediato, la situazione è emergenziale, essendo la vita del Comune paralizzata, tanto da non poter erogare i servizi indispensabili e svolgere funzioni fondamentali. Sono i numeri a illustrare la grave situazione: mezzo milione di fatture da pagare, con una cassa già in disavanzo di 100.000 euro; il disequilibrio con cui gli impegni di spesa a ottobre superavano di 250.000 euro gli accertamenti di entrata; le centinaia di migliaia di euro da vincolare in fondi di garanzia che non erano presenti in bilancio. Ma non è questo a generare l'urgenza di scelte importanti. A spaventare e a far rischiare situazioni molto gravi sono infatti gli uffici quasi vuoti, che non consentono di garantire neppure i servizi fondamentali. Ciò perché la situazione contabile, economica e finanziaria ha generato il blocco del piano di assunzioni preventivato e, a causa dell’impossibilità di impegnare spesa, ha portato gli uffici a doversi privare anche delle collaborazioni esterne a cui il Comune da tempo si appoggiava, prediligendole, purtroppo, alle assunzioni. Anche la vita istituzionale si è fermata, per mancanza di possibilità e soprattutto per l’assenza prolungata di un revisore dei conti, considerando che già sette revisori, indicati dalla Prefettura, hanno rifiutato l’incarico presumibilmente consci della grave situazione. Per le suddette ragioni, per il bene dell’Ente, del Comune e dei cittadini, con decisione compatta e unanime del Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri, l’intero gruppo di maggioranza ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni in un iter che affidi la gestione alla Prefettura nel minor tempo possibile. Ci sentiamo di aver fatto tutto il possibile, compatibilmente con le leggi e con gli strumenti a disposizione dell’Amministrazione, per sanare la situazione a livello di sostenibilità almeno fino a fine anno, ma non è bastato e urge che il Comune sia nelle mani di autorità che abbiano strumenti e potere per riattivarlo in tempi brevi.
Dopo le difficoltà, la dolorosa scelta
Già nelle ultime settimane l'Amministrazione Sonzogni aveva rivelato, gradualmente, le difficoltà di gestione dell'ente. Nel mese di settembre, infatti, era stata convocata e condotta un'assemblea pubblica, durante la quale il primo cittadino eletto lo scorso giugno aveva messo al corrente la popolazione circa una non meglio precisata difficoltà di bilancio, sulla quale il Comune ha condotto analisi e approfondimenti affidandosi ad uno studio specialistico leader nel settore. Studio che, purtroppo, non ha fatto altro che portare alla luce ancor più i problemi e le difficoltà finanziarie dell'ente, accumulatesi nel corso della passata gestione. Un vaso di Pandora la cui apertura ha generato attriti sia con gli uffici comunali - quello finanziario in primis - sia all'interno della nuova Giunta, con le dimissioni rassegnate dall'ex assessore (e, nel precedente mandato, responsabile dell'Ufficio Tecnico) Pietro Beretta. Ora, il colpo del definitivo k.o. per Sonzogni e i suoi, con il sindaco che, dopo aver incontrato il Prefetto di Bergamo martedì sera e avergli illustrato la situazione dell'ente, si è preso un paio di giorni per riflettere assieme al proprio gruppo, fino a maturare e rendere nota, questa mattina, la decisione propria e della propria squadra.
Nominato il Commissario
Dopo le dimissioni in blocco della maggioranza il Prefetto di Bergamo, Luca Rotondi, ha avviato la procedura per lo scioglimento del Consiglio, che sarà disposto con decreto del Presidente della Repubblica. Per assicurare il regolare funzionamento dell’Amministrazione locale, il Prefetto, con provvedimento di questa mattina, ha sospeso il consiglio comunale di Canonica d’Adda e ha nominato, come commissario incaricato della provvisoria gestione del Comune, il Capo di Gabinetto della Prefettura di Bergamo, Viceprefetto Marisa Amabile, cui sono conferiti i poteri del sindaco, della Giunta e del Consiglio comunale.
Starà a lei traghettare il Comune nei prossimi mesi, effettuare una ricognizione quanto più completa della situazione e dare indirizzo per quelle strategie e azioni che possano garantirne una risoluzione nel minor tempo possibile, andando a tagliare tutte le spese ritenute non essenziali, a discapito - senz'altro - dell'erogazione di servizi. Sempre il commissario, alla luce della situazione, potrà dunque stabilire se Canonica sarà inserita nella prossima tornata elettorale del 2025, o se sarà necessario procedere con la gestione commissariale per un altro anno, o più. La speranza, per tutti i canonichesi, è chiaramente quella di poter rimettere l'ente in grado di navigare anche con una gestione politica già nel corso del prossimo anno.
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