Scuola Casearia, 70 anni con "le mani nel latte"
Domenica mattina l'istituto ha festeggiato la sua lunga storia mostrando le innovazioni di oggi e le prospettive per il futuro
Alunni, professori e dirigenti del presente e del passato tutti insieme per festeggiare la casearia: "70 anni di mani nel latte".
Domenica mattina nella ex mensa della scuola casearia di Pandino si sono festeggiati i 70 anni dell’istituto. La giornata è iniziata con il discorso del sindaco Piergiacomo Bonaventi che ha sottolineato il punto di forza della casearia, rimanere fedele alla tradizione, ma al contempo essere al passo con i tempi e con l’innovazione.
La Scuola Casearia compie 70 anni
Presenti all’incontro il consigliere provinciale e sindaco di Sergnano Mauro Giroletti, Riccardo Vitari e Matteo Piloni in rappresentanza di Regione Lombardia, Daniele Bassi presidente dell’Asso Casearia, Marino Carnero nuovo dirigente scolastico dell’istituto Stanga, e naturalmente professori, ex professori e dirigenti, alunni ed ex alunni.
"Il settore caseario sta vivendo un periodo favorevole – ha spiegato Bassi – testimone l’aumento dei prezzi di latte e panna. C’è grande bisogno e richiesta di manodopera specializzata in questo settore, e noi siamo pronti. Il 15 e 16 marzo tornerà il trofeo San Lucio, in cui gareggeranno oltre 350 formaggi valutati da professionisti, e quest’anno avremo un premio speciale, verrà assegnato un riconoscimento al formaggio prodotto dalla casearia di Pandino col miglior punteggio".
Un viaggio nella storia
La mattinata è proseguita con tre video che hanno illustrato la storia della casearia, la nascita, il periodo centrale, e gli ultimi anni con una proiezione al futuro. Dopo l’ultima proiezione, una sorpresa inaspettata: un collegamento diretto con l’Ecuador, da dove un ex allievo Davide Chiriboga, titolare di un caseificio ispirato proprio dall’esperienza maturata a Pandino, ha portato i suoi saluti.
A seguire grandi emozioni, prima con le testimonianze di due ex studenti iscritti settant’anni fa alla prima classe nell’anno di attivazione della scuola, Alessandro Manera e Gian Battista Tolasi, poi per il riconoscimento alle prime studentesse della Casearia, che fino al 1981 aveva avuto solo studenti maschi, e infine per le targhe a chi ha potuto festeggiare le "nozze d’argento" con la Casearia, Andrea Alquati, Carla Bertazzoli, Franca Civardi, Giovanni Folini e Silvia Panigada in forza alla sede di via Bovis per 25 anni.
Nel futuro anche un museo?
Prima dell’aperitivo finale, la direttrice Carla Bertazzoli ha rivelato diverse novità riguardanti l’organizzazione scolastica futura.
"Abbiamo iniziato con un percorso biennale, poi triennale, e fino al 2012 un classico “tre più due” – ha spiegato la professoressa – Da qui in poi cinque anni, e nel 2023 la sperimentazione con quattro anni. Questa scelta non è stata uno sconto, piuttosto un “compattare” gli anni. Nel 2025 ci sarà una nuova riforma, un “quattro più due”, con gli ultimi due anni in ITS di filiera. Avremo, poi, prima di Natale i nuovi laboratori, mentre i lavori di adeguamento antisismico per le nuove aule non sappiamo ancora esattamente quando termineranno. Infine, invito tutti a visitare le sale qui a fianco, l’ex sala tv e due ex aule studio, con all’interno antichi macchinari e documenti, foto, video d’epoca che hanno portato alla costituzione di questa scuola. In futuro faremo un museo? Chissà".