Arcene

Scoprire le emozioni attraverso il proprio corpo: tornano i laboratori di psicomotricità per i bambini

Dal 15 gennaio, lo studio fondato dalla psicologa e neuropsicomotricista Alessia Goisis riproporrà il percorso di 10 incontri a cadenza settimanale

Scoprire le emozioni attraverso il proprio corpo: tornano i laboratori di psicomotricità per i bambini
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Il «Laboratorio di psicomotricità» dello studio «PsicoLogicaMente» di Arcene riapre i battenti. A partire dal 15 e 16 gennaio, lo studio fondato dalla psicologa e neuropsicomotricista Alessia Goisis riproporrà il percorso di 10 incontri a cadenza settimanale pensato per accompagnare il bambino alla scoperta delle proprie e altrui emozioni attraverso il gioco e la pratica psicomotoria, acquisendo una maggior conoscenza del proprio corpo e del proprio vissuto emotivo.

Laboratori di psicomotricità

Nello specifico, ogni lunedì, dalle 16.15, l’equipe medica di corso Europa seguirà tutti gli iscritti al laboratorio di età compresa tra 3 e 6 anni, mentre ogni martedì i bambini dai 6 ai 9 anni saranno divisi in due gruppi, che si ritroveranno rispettivamente alle 16.30 e alle 17.30.

«Il corpo e il movimento sono il primo canale per mettersi in relazione con gli altri – ha spiegato Goisis – La psicomotricità è una disciplina che aiuta i bambini a sostenere la propria crescita psicofisica utilizzando metodi e tecniche ludiche a mediazione corporea. Spesso i genitori confrontano le capacità e il comportamento dei propri figli con quelle degli altri bambini e spesso, da tale confronto, riscontrano nei propri figli alcune difficoltà. Ma è importante comprendere quando queste difficoltà necessitano di un intervento psicomotorio, per esempio se il bambino è poco autonomo nel vestirsi, nel mangiare e nell’organizzare le proprie cose, se fatica ad orientarsi nello spazio, se è impacciato nei movimenti e nella coordinazione, se non riesce ad autoregolarsi passando da un gioco a un altro senza prestare attenzione a ciò che sta facendo, se tende a isolarsi, oppure se ha frequenti scatti di rabbia».

Cura delle fragilità

Al verificarsi di una di queste difficoltà dunque, i genitori possono decidere di affidare il proprio figlio allo studio «PsicoLogicaMente», nato proprio dal desiderio di costruire un progetto di intervento e cura delle fragilità psicomotorie.

«Al centro del nostro progetto vi è l’unicità della persona e la lettura del suo bisogno da un punto di vista sociale, educativo e sanitario – ha aggiunto Goisis – L’equipe dello studio è costituita da professionisti con diverse specializzazioni e formazioni. Oltre a me, vi sono anche una logopedista e due psicologhe e psicoterapeute, una per l’età evolutiva e l’altra per l’età adulta, grazie alle quali possiamo proporre interventi di prevenzione, supporto, valutazione, riabilitazione e trattamento psicologico, psicoterapeutico e logopedico. Questi nostri interventi si fondando su tre principi. Il primo di tali principi è la centralità della cura, intesa come prendersi cura della persona nel suo ciclo di vita e del suo contesto relazionale, e rappresentata dalla risoluzione del sintomo e dalla valorizzazione dei punti di forza. Il secondo principio è la promozione del benessere sociale attraverso una cultura attenta alla prevenzione del danno, favorendo un’idea di società volta alla sostenibilità, al rispetto e alla cura di sé. Per ultimo, nei nostri interventi ci lasciamo guidare dal principio di garanzia per l’utente di servizi congrui come quantità, qualità e costo economico».

Lo strumento del gioco

E proprio all’interno di questi servizi rientrano i diversi laboratori ideati dallo studio per andare incontro alle esigenze di bambini, ragazzi e famiglie.

«Oltre al “Laboratorio di psicomotricità” – ha raccontato ancora Goisis – abbiamo attivato anche il “Laboratorio per il potenziamento cognitivo in gioco”, volto ad accrescere la concentrazione, la percezione sensoriale, lo sviluppo lessicale e la capacità di problem solving dei bambini di età compresa tra 5 e 8 anni, a cui si aggiungono il laboratorio “Studiare con metodo”, indirizzato agli alunni delle scuole medie e delle scuole superiori che devono imparare a fare i compiti in autonomia, e il laboratorio “Genitori in ascolto”, aperto a tutti quegli adulti che avvertono il bisogno di essere accompagnati durante il percorso di crescita dei propri figli per ritrovare equilibrio e benessere familiare».

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