Salta la logistca dietro il Santuario, ottomila le firme raccolte contro il progetto
Il cooperatore don Ottorino Baronio conferma: "La petizione è terminata, il polo logistico non verrà realizzato"

Il Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio giganteggia nella verde campagna che lo circonda, sempre più terra di conquista di multinazionali che la stanno costellando di cubi di cemento. E continuerà a farlo: la logistica prevista a Misano è saltata.
La battaglia
Nel dicembre 2023 il Santuario aveva presentato ricorso al Tar per dire no alla logistica che potrebbe sorgere sul terreno a nord della provinciale Rivoltana, nel territorio di Misano. Nell’aprile del 2024 circa 300 persone avevano partecipato alla protesta promossa dal coordinamento "Salviamo il suolo" e su un palco montato davanti alla basilica aveva parlato anche il rettore, monsignor Amedeo Ferrari:
"Le persone hanno bisogno di recuperare testa e anima, oltre che lavoro e soldi - aveva detto - Se qualcuno pensa che questa manifestazione abbia un colore politico, sappia che non è così, né nelle intenzioni né nel modo di manifestare. Se qualcuno pensa che sia contro l’Amministrazione del Comune di Misano sappia che di fatto risulterà in contrasto con quello che è stato deliberato, ma a noi interessa manifestare a favore della vita del territorio, a favore del paesaggio e, soprattutto, a favore del grande segno religioso che il Santuario rappresenta da secoli".
Un mese dopo, nell’anniversario dell’Apparizione della Vergine, il vescovo di Cremona monsignor Antonio Napolioni aveva rincarato la dose:
"La Lombardia è già molto costruita e abitata, e ci auguriamo che lo sia sempre - aveva evidenziato facendo una riflessione - Ma proprio qui dobbiamo fare degli scatoloni di cemento e far circolare dei Tir per giuste esigenze produttive e di lavoro? Proprio qui, rovinando anche uno dei pochi luoghi di silenzio, di preghiera, di ristoro?".
Poi il vescovo aveva invitato i fedeli a rivolgersi ai banchetti "posti a raccogliere le firme della gente che ama il Santuario, che ama questa terra e che la vuole custodire. Non è una firma contro nessuno ma una firma perché il Santuario si faccia ancor più amare e conoscere da tanti".
La logistica non si farà
In tantissimi erano andati a firmare contro il progetto: tra maggio e giugno 2024 erano state raccolte già settemila firme. In totale sono state ottomila e alla fine la logistica non verrà realizzata.
"La petizione è terminata - ha confermato il cooperatore sacerdotale don Ottorino Baronio - Il polo logistico non verrà realizzato. Abbiamo raccolto più di ottomila firme e questo mostra la sensibilità della gente verso il Santuario e al territorio".