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A Mozzanica, durante gli scavi per l'azotodotto di Bidachem, è emersa la tomba di un ragazzino.
A Mozzanica, durante gli scavi per l'azotodotto di Bidachem, è emersa la tomba di un ragazzino.
Ha il cranio sfondato e sarebbe morto tra gli otto e undici anni d'età. Era probabilmente il figlio di una famiglia povera della Mozzanica di oltre mille anni fa. Otto, undici anni al massimo, secondo una sommaria ricostruzione. In mano i cari gli hanno lasciato non una monetina di buon auspicio, come era d'uso all'epoca, ma un gheriglio di noce. Forse di monete non ce n'erano in famiglia. Nemmeno per un funerale.
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