Residenze ai richiedenti asilo: le segreterie provinciali dei partiti sono divise
Dall’elogio del pragmatismo all’inutilità, la decisione del sindaco di Romano continua a far discutere.

Dall’elogio del pragmatismo all’inutilità, la decisione del sindaco di Romano continua a far discutere.
Le Lega è contraria
I segretari provinciali di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia e Partito Democratico sono divisi sulla decisione del rilascio delle residenze ai richiedenti asilo. Non sembrano placarsi le polemiche in merito alla scelta del sindaco Gianfranco Gafforelli di rilasciare le residenze ai richiedenti asilo del centro di accoglienza nell’ex hotel la Rocca di Romano. Una scelta che infiamma il dibattito politico, soprattutto a livello provinciale e in particolare nel centrodestra dove la contrarietà della Lega è evidente e distante rispetto al resto della coalizione.
"La posizione del nostro partito che è quella che hanno i nostri sindaci della Lega è quella di resistere e di non rilasciare le residenze - ha detto Fabrizio Sala, segretario provinciale della Lega - Partendo dal fatto che per avere i documenti di identità, quindi per lavorare in regola, basta il permesso di soggiorno, riteniamo che il rilascio della residenza non serva a risolvere un problema. Quello del sistema accoglienza è un problema che pesa socialmente sullo Stato, sugli Enti regionali e locali, così com’è strutturato e legiferato. La decisione, nel caso specifico di Romano, è stata un atto individuale del sindaco Gianfranco Gafforelli e del responsabile dell’anagrafe. Un atto legittimo ma che noi non condividiamo come partito. La nostra battaglia ha tra gli obiettivi anche questo, di far sì che un sindaco non si trovi più in queste situazioni di dover decidere di rilasciare o no residenze ai richiedenti asilo, ma che sia il sistema accoglienza formulato per rispondere alle esigenze nazionali a doversene occupare e non scaricare la responsabilità sugli amministratori locali. Ribadiamo il nostro “no” al rilascio delle residenze, basta il permesso di soggiorno se queste persone vogliono lavorare in regola nel rispetto delle leggi".
Fratelli d'Italia elogia il pragmatismo
Decisamente diversa la posizione di Fratelli d’Italia che invece sostiene a gran voce Gianfranco Gafforelli e la sua Amministrazione.
"Sono convinto che il sindaco di Romano Gianfranco Gafforelli che conosco per il suo pragmatismo abbia agito nel bene dell’Amministrazione. - ha detto Andrea Tremaglia – La situazione dei richiedenti asilo e delle loro richieste di residenza è stata ereditata dalla precedente Amministrazione e doveva essere risolta. Il sindaco Romano ha agito in sintonia con la Prefettura applicando la legge vigente. La natura di questa vicenda non è politica ma pragmatica e legale quindi ritengo che il sindaco Gafforelli abbia agito in modo corretto".
Forza Italia
Sostegno alla Giunta di Romano che è arrivata anche da Forza Italia.
"Pieno sostegno al sindaco Gianfranco Gafforelli per la decisione di rilasciare le residenze ai richiedenti asilo. In piena sintonia con il coordinatore unico nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel governo Meloni, che sul tema dello Ius Scholae evidenziò come i rischi connessi alla mancanza di un percorso integrato di inclusione possano trasformarsi in bombe sociali. - ha detto il vicepresidente della Provincia di Bergamo Umberto Valois , coordinatore provinciale di Forza Italia - Così la scelta di concedere le residenze da parte del Comune di Romano permette alle persone di poter lavorare sul territorio nella piena legalità, rispettando le regole. Una scelta quella del sindaco di Romano che previene e contrasta problemi di sicurezza. A Romano come nel resto d'Italia il nostro partito promuove l’integrazione delle persone che rispettano le leggi, e contribuiscono all'economia in una convivenza civile. Per tutto questo sosteniamo Gianfranco Gafforelli e la scelta fatta di rilasciare le residenze".
Pd: atto inutile
L’inutilità della scelta ai fini dell’integrazione dei richiedenti asilo è invece il perno su cui regge la posizione del Partito Democratico.
"Accogliere promuovere l’integrazione non può ridursi al mero disbrigo di pratiche burocratiche. - ha detto il segretario provinciale del PD, Gabriele Giudici - Il problema del centro accoglienza di Romano è emerso pubblicamente l'anno scorso e nel 2023 quando più di 60 persone rimasero intossicate e la struttura sgomberata d'emergenza mostrò a tutti in che condizioni disumane vivevano i richiedenti asilo. Rilasciare la residenza non ha risolto tutti quei problemi. Se si vuole promuovere integrazione serve migliorare le condizioni di vita di queste persone e non scaricarle tra Enti come fossero oggetti. Non esiste una ricetta politica risolutiva o migliore per l’accoglienza, e di certo le condizioni dei richiedenti asilo ospitati a Romano non saranno migliorate dal solo rilascio di un certificato".