Quella volta in cui Carla Fracci cenò a Treviglio
A raccontarlo è Elio Massimino che quel giorno invitò l'étoile a fermarsi a Treviglio, su invito dell'associazione culturale Malala. E ci riuscì.
Era il 18 dicembre 2014. Una di quelle date già importanti così ma che oggi, dopo la scomparsa a 84 anni della stella della danza Carla Fracci, acquista un significato ancora più profondo. A raccontarlo è Elio Massimino che quel giorno invitò l'étoile a fermarsi a Treviglio, su invito dell'associazione culturale Malala. E ci riuscì.
A Treviglio per presentare il suo libro
"Sapevo che già negli anni ‘60, quando se la contendevano i più grandi teatri del mondo, aveva portato la danza nelle fabbriche, convinta che la sua arte dovesse raggiungere le persone anche fuori templi della danza e così pensai che avrebbe potuto farle piacere venire a Treviglio - ha raccontato - In quell’occasione presentò il suo libro autobiografico “Passo dopo passo” che quella sera andò a ruba. Ricordo che al momento degli autografi sulle copie la Fracci non si limitò a firmare frettolosamente ma, nonostante fosse assediata da una vera calca, a tutti dedicò una parola di attenzione, con una grazia indicibile. Una vera diva, nel senso migliore della parola".
Tra la carriera e la famiglia
Quella sera, intervistata da Massimino e da Silvia Bianchera parlò dei suoi inizi, quando i suoi compagni di corso e gli insegnanti la chiamavano la “tramvierina” per via del lavoro di suo papà, poi dei suoi successi, della sua famiglia. Nel suo racconto era chiaro che non
sacrificò alla carriera la sua vita privata, che per lei era altrettanto importante dei trionfi insieme a Nureyev e a tutti i grandi ballerini del suo tempo.
"Come sappiamo, si sposò giovanissima con il coreografo Beppe Menegatti, poi compagno di una vita (presente in quell’incontro), e scelse di avere un figlio sapendo che una maternità avrebbe potuto stroncarle la carriera", ha proseguito Massimino ricordando poi la conclusione di quella bellissima serata.
E quella cena improvvisata...
Treviglio e la calorosa accoglienza che le era stata riservata aveva affascinato la ballerina che quella sera, nonostante avesse spiegato di voler far ritorno a Milano al termine dell'evento, cambiò idea e si volle fermare per cena.
"In un’orecchio mi bisbigliò che si sarebbero fermati volentieri a Treviglio per la cena - ha ricordato - Feci subito un paio di telefonate ai migliori ristoranti ma non c’era posto. Così mi venne in soccorso una nostra amica, la signora Pina De Filippo Rottola, che ci invitò tutti a casa sua. Carla Fracci e il marito accettarono di buon grado, ormai il ghiaccio era rotto. Davvero una serata indimenticabile che adesso ricordo con commozione".