Il ricordo

Quando Pippo Baudo inaugurò un asilo nella Bassa

Nove anni fa all'apertura dell'asilo nido gratuito della comunità Shalom a Palosco

Quando Pippo Baudo inaugurò un asilo nella Bassa
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Ci voleva un mattatore come Pippo Baudo, svettante sul palco dall'alto del suo metro e 85 centimetri, per inaugurare uno dei progetti sociali e scolastici più interessanti di quel periodo, nella Bassa bergamasca. Era un venerdì sera d'inizio giugno di nove anni fa, a Palosco, quando il presentatore mancato sabato 16 agosto  all'età di 89 anni era stato (per la prima e unica volta documentata) nella nostra pianura bergamasca, ospite della comunità Shalom di Palazzolo sull'Oglio per il taglio del nastro dell'allora nuovissimo asilo "Giuseppe De Carli", una struttura gratuita voluta dalla fondatrice suor Rosalina Ravasio per accogliere i figli delle famiglie più bisognose del territorio.

Il taglio del nastro e il concerto lirico presentato da Pippo Baudo a Palosco

Attirati dall'ospite d'onore, furono migliaia i paloschesi che inondarono letteralmente l'auditorium Paolo VI, dove dopo il taglio del nastro della scuola era stato organizzato un concerto lirico dell'Orchestra filarmonica italiana di Brescia (sul podio il maestro Giuseppe Sabbatini). Baudo, ovviamente, presentò il concerto, ma non mancò di visitare la nuova struttura della comunità Shalom e di elogiare il lavoro di suor Rosalina e dei suoi accoliti.

Il ricordo della comunità Shalom di Palazzolo sull'Oglio

Per due anni i volontari di «Shalom» avevano lavorato per ristrutturare la villa a tre piani, con giardino, che sarebbe diventata un asilo pronto ad accogliere i bambini delle famiglie più bisognose. Dal palco non si era limitato a presentare le arie in scaletta, ma aveva avuto parole di grande stima per il lungo e certosino lavoro di valorizzazione del Terzo settore paloschese, che aveva permesso di dar vita al nuovo asilo, "il primo e unico gratuito", si disse allora, nella nostra zona. La struttura fu poi dedicata a Giuseppe De Carli, apprezzato e stimato vaticanista del Tg1, che aveva seguito per diciotto anni il pontificato di Giovanni Paolo II ed era stato un sostenitore e volontario della comunità Shalom.

Anche la comunità di Palazzolo, e in prima persona suor Rosalina Ravasio, hanno quindi in queste ore salutato "a distanza" l'inventore della televisione italiana.

"Hai seminato senza la fallace pubblicità pillole di attenzione agli altri, di sostegno e solidarietà nei confronti di chi, nella vita, è stato molto meno fortunato di altri - hanno scritto in una lettera diffusa sui sociale dell'associazione - Ora, carissimo Pippo Baudo, che sei davanti a Dio e sei autenticamente senza maschere, come Lui ti vede veramente, confida in Lui. I piccoli invisibili gesti di carità, di amore e solidarietà saranno da Dio ritenuti grandi e veri: saranno la tua password per entrare nella gioia senza fine della Sua casa".

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Con la fondatrice della comunità

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Con la fondatrice della comunità

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Pippo Baudo sul palco dell'auditorium di Palosco

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Il folto pubblico alla serata lirica dopo l'inaugurazione