Dopo quello di Claudio Bertocchi, nell’aula del Consiglio comunale di Pontirolo scoppia un altro caso, con la consigliera di “Impegno e Innovazione” Priscilla Onofrio che non esclude le vie legali: “Coinvolta nella diatriba politica anche mia figlia minorenne”.
La dichiarazione in seduta da remoto
Ha suscitato molto scalpore la dichiarazione rilasciata dalla consigliera d’opposizione durante l’ultima seduta consiliare tenutasi in videocollegamento. Onofrio, infatti, intervenendo sul tema del rispetto tra le parti e dei comportamenti inappropriati di alcuni consiglieri, ha chiesto la parola per un intervento che ha colto tutti di sorpresa.
“Vorrei capire con quale diritto una o più persone compiono certe azioni quali una mimica facciale in Consiglio piuttosto che un messaggio – ha esordito – Lo chiedo perché il 3 novembre scorso un membro della maggioranza mi ha inviato un messaggio WhatsApp dandomi dell’inetta. Ho risposto in maniera educata, augurando una buona serata, e fin qui non ci sarebbe nulla di eccezionale, sarebbe un normale scambio di pensieri tra persone adulte. Potrebbe anche andar bene, se non fosse che poi la persona in questione ha pubblicato sui propri profili social la foto della conversazione, rendendo pubblico uno scambio di messaggi privati contenente l’offesa nei miei confronti. Lo ha fatto senza rendersi evidentemente conto che, in primo piano nella mia foto profilo resa pubblica, è presente mia figlia, ancora minorenne. Il tutto senza un’autorizzazione né mia né di mio marito”.
La consigliera ora valuta una denuncia
Atteggiamenti, ha ribadito Onofrio, assolutamente inadeguati, per i quali non esclude di adire le vie legali. “Sappiamo bene che voi di “Uniti per Pontirolo” avete vinto le elezioni, ma chi vi ha dato il potere assoluto di fare cose come questa?” ha concluso la consigliera, il cui intervento è stato interrotto dalla prima cittadina Erika Bertocchi, che ha fermato la discussione invitando la controparte a rimanere sui temi all’Ordine del giorno. Interpellata circa il proprio intervento pubblico, Onofrio ha preferito non fornire ulteriori spiegazioni al riguardo, chiarendo di stare ancora valutando il da farsi con i propri legali.